MILANO – Prosegue il progetto di arte contemporanea nato da un’idea dello chef Carlo Cracco con l’agenzia di comunicazione Paridevitale e a cura di Sky Arte.
La Galleria Cracco, dopo aver ospitato gli interventi di Patrick Tuttofuoco (2018), dei MASBEDO (2018), di Goldschmied & Chiari (2019) e Giovanni Ozzola (2019), presenta “Credere nella luce“ di Valerio Berruti (Alba, 1977).
L’intervento di Berruti si pone come un messaggio in relazione al critico periodo vissuto e ancora denso di indeterminatezza, una sorta di preghiera laica, un invito ad avere fiducia nella luce, elemento simbolo di rinascita, vita e speranza.
L’installazione si compone di tre immagini affrescate e retroilluminate su un supporto in ferro. Le sagome minimali si ispirano al fiabesco dell’infanzia. Le tre bambine rappresentate (una all’interno di ogni lunetta), disegnate nelle loro pose naturali, sembrano essere colte dall’artista in un momento di tranquillità e di pausa: sedute per terra, come se stessero aspettando di ricominciare a giocare, diventano a loro volta allegoria di un’attesa verso il ritorno alla vita. I lineamenti eterei ed essenziali dei suoi soggetti, infatti, non connotati da caratteri fisiognomici, ridotti ad elementi basilari e decontestualizzati da ogni riferimento temporale, amplificano la valenza universale e simbolica delle sue opere, rendendole immagini in cui è possibile per tutti ritrovarsi.
“Sono molto felice dell’invito a realizzare un’installazione site-specific in questo luogo simbolo dell’alta gastronomia italiana – dichiara l’artista Valerio Berruti – La Galleria Vittorio Emanuele II è al contempo un punto di transito e una meta turistica internazionale, uno degli spazi in cui recarsi per fare acquisti, godere della cucina di Carlo Cracco, ma anche per ammirare uno straordinario esempio di stile neorinascimentale. Reputo che non si debba dimenticare alcuna lezione imparata in questo ultimo anno, ma al contempo penso che sia necessario tornare a ‘credere nella luce’”.