FERRARA – La mostra Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in occasione del quinto centenario della prima edizione del poema, si è conclusa lo scorso 29 gennaio sfiorando i 150 mila visitatori (146.567, con una media giornaliera di 1.145 biglietti staccati).
L’esposizione, a cura di Guido Beltramini e Adolfo Tura, affiancati da un comitato scientifico internazionale di autorevoli storici dell’arte e della letteratura, ha voluto evocare le fonti visive che insieme a quelle letterarie hanno ispirato Ariosto nella redazione di questa pietra miliare della letteratura del Rinascimento.
Il percorso espositivo ha permesso di ammirare i capolavori dei più grandi artisti del periodo – da Mantegna a Leonardo, da Botticelli a Raffaello e Tiziano – oltre a sculture antiche e rinascimentali, miniature, arazzi, armi, libri e oggetti preziosi che hanno fatto rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini.
Di grande rilevanza dal punto di vista culturale sono state le pubblicazioni realizzate da Ferrara Arte. Il catalogo in particolare ha riscosso un ampio successo al punto da rendere necessari ala ristampa per ben tre volte e comunque è stato esaurito pochi giorni prima della fine della mostra.
Numerose sono state anche le iniziative didattiche e culturali proposte durante tutto il periodo dell’esposizione, molto ben accolte dai visitatori. L’accoglienza molto positiva delle varie proposte educative ha premiato ancora una volta la scelta di investire in metodologie sperimentali, multidisciplinari e fondate sul coinvolgimento attivo.