ROMA – Giuseppe Loy (Cagliari, 1928, Roma, 1981), fratello minore del regista Nanni Loy e marito di Rosetta Provera, nota in ambito letterario come Rosetta Loy, è protagonista di una mostra ospitata, dall’8 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022, alle Gallerie Nazionali di Arte Antica, a Roma.
Giuseppe Loy. Una certa Italia. Fotografie 1959-1981, a cura di Chiara Agradi e Angelo Loy, è la prima retrospettiva a lui dedicata a quarant’anni dalla scomparsa, realizzata a seguito della digitalizzazione e della sistematizzazione di 1565 rullini in bianco e nero, 338 rullini a colori, 1800 stampe e documenti dell’Archivio fotografico Giuseppe Loy.
L’esposizione
L’esposizione propone una selezione di 135 stampe originali in bianco e nero, documenti d’archivio, poesie, epigrammi, scatti familiari e un video che ripercorre l’amicizia tra Giuseppe Loy e gli artisti Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana.
Nella Sala delle Colonne e nelle Cucine Novecentesche di Palazzo Barberini, gli scatti di Loy immortalano il suo impegno politico e il suo sguardo sui costumi di un’Italia in profondo cambiamento, alternati a immagini più intime, frammenti della sua vita privata.
“Ogni famiglia ha la propria storia da raccontare” – afferma la curatrice Chiara Agradi – “Quella dei Loy è la storia di una famiglia d’intellettuali dai destini illustri che malgrado la notorietà ha mantenuto una garbata riservatezza, lontana dagli eccessi mediatici. E quello di Giuseppe Loy, in particolare, è il racconto di un amateur che ha fotografato tutta la vita, lasciando un archivio di migliaia di negativi e stampe d’epoca tutto da scoprire”.
Le tematiche ricorrenti
Le fotografie presentano alcune tematiche ricorrenti, tra cui il ritratto dell’italianità, che emerge nei piccoli gesti della vita quotidiana, la riflessione per immagini sul paesaggio italiano, che cambia tra la fine degli anni Cinquanta e i primissimi anni Ottanta, gli scatti rubati sulle spiagge, con corpi distesi al sole immortalati da tagli fotografici particolari e dalla seducente ironia che pervade il lavoro dell’autore, fino ad arrivare alla toccante raccolta di fotografie in cui la vera protagonista è la sincera amicizia.
Il catalogo
La mostra è corredata da un catalogo trilingue (italiano, francese, inglese), pubblicato dalla casa editrice DRAGO. Il volume, la cui prima ideazione è imputabile allo stesso Giuseppe Loy appena prima della sua morte, contiene i testi di Edoardo Albinati, scrittore, Chiara Agradi, storica dell’arte, Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, Bruno Corà, presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Emilio Garroni, filosofo, Margherita Guccione, direttore MAXXI Architettura, Angelo Loy, presidente dell’Archivio Fotografico Giuseppe Loy, Rosetta Loy, scrittrice, Alice Rohrwacher, regista.
Vademecum
gan-aar.comunicazione@beniculturali.it
MOSTRA: Giuseppe Loy. Una certa Italia. Fotografie 1959-1981
CURATORI: Chiara Agradi, Angelo Loy
SEDE: Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13
APERTURA AL PUBBLICO: 8 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022
ORARI: martedì – domenica 10.00 – 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.00.
CATALOGO: DRAGO www.dragopublisher.com
MEDIA PARTNER: Rai Scuola
INGRESSO MOSTRA GRATUITO
BIGLIETTO BARBERINI CORSINI: Intero 12 € – Ridotto 2 € (ragazzi dai 18 ai 25 anni). Il biglietto è valido dal momento della timbratura per 20 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini.
(Dal 26 novembre 2021 – 27 marzo 2022 nello spazio mostre di Palazzo Barberini è visitabile una mostra Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento. Per questa mostra è prevista anche una tariffa: mostra + museo: Intero 15 € – Ridotto 4 € (ragazzi dai 18 ai 25 anni). Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero della cultura, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.
Prenotazione obbligatoria nei weekend e giorni festivi al link: https://www.ticketone.it/city/roma-216/venue/palazzo-barberini-16406/
Oppure contattando il numero: 06-32810
NORME DI ACCESSO: L’accesso è regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio disposte dalla legge. Per accedere è necessario esibire la Certificazione verde Covid-19 (Green Pass) in formato analogico o digitale. È prevista la misurazione della temperatura con termoscanner e non sarà ammesso l’accesso nel caso venisse rilevata una temperatura uguale o superiore a 37.5.