MILANO – Oltre 100 opere, di cui 47 dipinti (16 di Tiziano), raccontano l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano nella grande mostra ospitata, dal 23 febbraio al 5 giugno 2022, a Palazzo Reale di Milano. La rassegna, promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura, Palazzo Reale e Skira editore , in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, vede come Main Partner la Fondazione Bracco.
“L’esposizione – spiega la curatrice Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum – aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo”.
Grazia, dolcezza, eleganza, sono le componenti fondamentali delle immagini femminili della Scuola Veneta, che vede in Tiziano il protagonista indiscusso, grazie al quale muterà completamente lo scenario artistico dell’epoca.
Ecco allora susseguirsi, in un percorso espositivo all’insegna della bellezza e della seduzione, i capolavori di Tiziano e dei suoi celebri contemporanei quali Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto, solo per citarne alcuni.
Il focus è affrontato in otto sezioni, nelle quali viene proposto un confronto tra l’approccio artistico di Tiziano e quello degli altri pittori del tempo.
Per Tiziano la bellezza artistica corrisponde a quella femminile: meno interessato al canone della bellezza esteriore rispetto alla personalità di una donna e alla femminilità in quanto tale, riesce a non sminuirne mai la dignità, indipendentemente dal contesto, dalla narrazione o dalla rappresentazione.
Partendo dal tema del ritratto realistico di donne appartenenti a diverse classi sociali, passando a quello fortemente idealizzato delle così dette “belle veneziane”, si incontrano via via celebri eroine e sante, fino ad arrivare alle divinità del mito e alle allegorie.
Tra i dipinti di Tiziano si segnala il Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere (1537 circa) proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Isabella d’Este in nero (1534-1536 circa), Venere, Marte e Amore (1550 circa) Danae (post 1554), Ritratto di donna (tradizionalmente identificata con Lavinia) (1565 circa), Lucrezia e suo marito (1515 circa) che arrivano dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. Di Giorgione è possibile ammirare “Laura” (1506), sempre dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. Di Veronese sono presenti Lucrezia (1580-1583 circa), Giuditta (1580 circa), Venere e Adone (1586 circa) dal Kunsthistorisches Museum e Il Ratto di Europa (1578 circa) da Palazzo Ducale di Venezia. Ma ci sono anche altri dipinti di grande forza espressiva come La tentazione di Adamo ed Eva (1550-1553 circa) di Tintoretto, che arriva invece dalla Galleria dell’Accademia di Venezia e che apre la mostra insieme alla Madonna col Bambino di Tiziano.
E poi ancora opere di Paris Bordon, Giovanni Cariani, Bernardino Licinio, Giovan Battista Moroni, Palma il Giovane, Alessandro Bonvicino detto il Moretto.
In mostra anche sculture, oggetti di arte applicata come gioielli, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este (1994), libri e grafica.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato da Skira in tre edizioni, italiana, tedesca e inglese.
Vademecum
Dal 23 Febbraio 2022 al 05 Giugno 2022
Milano
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12
ORARI: da martedì a domenica ore 10:00-19:30,
giovedì chiusura alle 22:30.
Ultimo ingresso un’ora prima. Lunedì chiuso