Dal 7 giugno 2025 prende avvio il quarto ciclo della Biennale delle Orobie, progetto curatoriale diffuso promosso dalla GAMeC di Bergamo che mette in relazione pratiche artistiche contemporanee e paesaggio montano
Il titolo dell’edizione, Pensare come una montagna, prende spunto dal pensiero ecologico di Aldo Leopold e propone un approccio critico e sistemico al paesaggio. La montagna diventa così modello cognitivo e ambientale, una lente per indagare le connessioni tra cultura, ecologia, temporalità e forme della convivenza. Un programma che si sviluppa in forma policentrica, coinvolgendo artisti di diversa provenienza, contesti montani eterogenei e una pluralità di linguaggi, dalla scultura alla performance, dalla pittura ambientale al progetto architettonico.
Maurizio Cattelan. Seasons (Bergamo, 7 giugno – 26 ottobre 2025)
In quattro luoghi simbolici della città – GAMeC, Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione, Oratorio di San Lupo e Rotonda dei Mille – Maurizio Cattelan presenta due nuove sculture, due opere recenti e un’installazione site-specific. Il titolo della mostra, Seasons, è un’evocazione del ciclo naturale delle stagioni, ma anche un’analisi delle trasformazioni ideologiche, culturali e generazionali che attraversano le società contemporanee. La mostra si configura come un attraversamento urbano, in cui ogni tappa suggerisce una riflessione sulla caducità, sulla rinascita, sulla perdita e sulla memoria.
Cecilia Bengolea. Spin and Break Free (Villa d’Almè, 7 giugno 2025)
La performance pensata da Cecilia Bengolea, danzatrice e coreografa argentina, si svolge all’interno dell’ex roccatura del Linificio e Canapificio Nazionale di Villa d’Almè. A partire da movimenti meccanici e rotatori, ispirati ai macchinari industriali, l’artista compone una coreografia che intreccia memoria del lavoro e libertà del corpo. In scena, giovani danzatori della scuola Danzarea indossano costumi in lino grezzo creati con il designer Alberto Allegretti. Il risultato è un dispositivo corporeo e materico che rilegge le dinamiche dell’alienazione, passata e presente.
Julius von Bismarck. Landscape Painting (Mine) (Dossena, 7 giugno – 14 settembre 2025)
Nel sito minerario storico di Dossena, Julius von Bismarck realizza un nuovo “dipinto di paesaggio”: un intervento pittorico che trasforma una parete rocciosa in immagine. A differenza del tradizionale trompe-l’œil, l’artista appiattisce lo spazio tridimensionale attraverso tratteggi e linee che rendono la roccia bidimensionale, invertendo la logica della rappresentazione. L’opera interroga la relazione dell’essere umano con l’ambiente naturale, non più visto come entità immutabile ma come costruzione culturale in costante mutazione.
Francesco Pedrini. Magnitudo (Roncobello, 7 giugno – 14 settembre 2025)
A Passo del Vendulo, Francesco Pedrini immagina un nuovo osservatorio del cielo. In una radura creata dall’abbattimento degli abeti rossi colpiti dal bostrico, l’artista installa tre strutture immersive che permettono all’osservatore di intercettare la volta celeste da diverse angolazioni. Il progetto parte da una riflessione sull’alterazione degli ecosistemi forestali e propone un’esperienza di riconnessione, in cui la contemplazione astrale diventa forma di resistenza ecopoetica.
EX. Mountain Forgets You – Verso il nuovo Bivacco Frattini (Valbondione e GAMeC, estate 2025)
Nel cuore delle Orobie, a 2.300 metri d’altezza, lo studio EX. – fondato da Andrea Cassi e Michele Versaci – lavora alla ricostruzione del Bivacco Frattini, in collaborazione con il CAI di Bergamo. L’intervento non è solo architettonico, ma anche espositivo: nella GAMeC, lo Spazio Zero ospita la mostra Mountain Forgets You, che racconta il percorso progettuale e la sua tensione verso la montagna come organismo vivente. In parallelo, viene presentata Thermocene, installazione audiovisiva di Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore, che unisce immagini, suoni e dati climatici in un’inedita forma di narrazione sensoriale.
Oltre le mostre: media, ricerca, ascolto
Ad affiancare il programma espositivo, una piattaforma digitale di approfondimento – articoli, interviste, documenti – esplora le tematiche di Thinking Like a Mountain, mentre Radio GAMeC torna con la nuova serie Cara Montagna, a cura di Ilaria Gadenz, che intreccia linguaggi radiofonici, storytelling e geografie affettive dell’altitudine.
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Via San Tomaso, 53 – 24121 Bergamo
Tel. +39 035 270272