Dal 7 al 10 giugno 2025, l’incontro tra le ricerche di Sara Barbanti e Carla Maiolo nello spazio culturale di San Lorenzo
Uno spazio nato da una trattoria frequentata da Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini, oggi riconvertito in laboratorio multidisciplinare dedicato all’ascolto, all’artigianato e alla sperimentazione. A Porte Rosse, nel cuore del quartiere romano di San Lorenzo, prende forma una mostra pop-up che accosta due pratiche solo apparentemente distanti: la scultura orafa di Sara Barbanti e l’installazione tessile di Carla Maiolo. Due approcci differenti al materiale, accomunati da una sensibilità condivisa per la trasformazione, l’intuizione e il gesto.


Gioielli e trasparenze: forme mobili, materie in relazione
L’esposizione Sara Barbanti & Carla Maiolo x Porte Rosse nasce da un confronto tra metallo e tessuto, luce e opacità, densità e sospensione. L’orafa modenese, nota per la sua lavorazione dell’argento puro attraverso la fiamma ossidrica, presenta una serie di gioielli dalle forme organiche e spontanee, punteggiati da smalti a fuoco e texture irregolari. Le sue creazioni sono micro-sculture che mettono in discussione i limiti della materia preziosa, rivelandone una qualità instabile e mutevole.
A dialogare con queste presenze compatte e incandescenti è l’intervento ambientale di Carla Maiolo: un’installazione costruita con strati sovrapposti di organza, che avvolgono lo spazio e creano giochi di ombre, profondità e movimento. Il tessuto si dispone in velature leggere, in grado di suggerire una coreografia visiva che accompagna lo sguardo lungo le forme metalliche. La relazione tra le due materie non è illustrativa né didascalica, ma si sviluppa in un processo di coabitazione, dove ogni elemento conserva la propria autonomia.
Processi, pratiche, riusi
La mostra riflette anche due percorsi artistici segnati da una particolare attenzione alla manualità e alla sostenibilità. Sara Barbanti, con alle spalle esposizioni internazionali da New York a Barcellona, porta avanti una pratica orafa che alterna materiali grezzi e preziosi, smalti e residui combusti, all’interno di una grammatica materica personale. Carla Maiolo, formatasi come sarta per l’alta moda (Dior, Gucci, Cavalli) e fondatrice del progetto di upcycling DUOproject, lavora invece sul potenziale trasformativo dei tessuti dismessi, reinserendoli in contesti espositivi e installativi. La loro collaborazione, in questo contesto, è occasione per riflettere sui valori della cura, della riappropriazione e della rilettura dei materiali.
Performance, apertura, relazione
La mostra si apre sabato 7 giugno (ore 18) con un incontro con le artiste e la possibilità di acquistare le opere esposte. Il momento più performativo del programma è previsto per lunedì 9 giugno alle ore 19, quando lo spazio ospiterà un intervento dal vivo della danzatrice Valentina Sansone – coreografa attiva tra le compagnie di Enzo Cosimi, Ingri Fiksdal e Daria Greco – accompagnata dai suoni elettroacustici di Filippo Lilli, sound artist e fondatore del collettivo Polisonum.
Uno spazio in divenire
Porte Rosse, inaugurato nell’autunno del 2024, è il risultato della visione condivisa di Erika Braun, Eleonora Ghezzi e Diletta de Leonardis, tre professioniste provenienti da ambiti diversi – architettura, cooperazione internazionale e comunicazione. L’obiettivo è creare un luogo permeabile, dove possano coesistere esperienze, racconti, pratiche. La mostra di Barbanti e Maiolo si inserisce in questo processo come gesto inaugurale di una progettualità che fa della relazione tra arti applicate e sperimentazione visiva uno dei suoi nuclei vitali.
Vademecum
Indirizzo: Via dei Sabelli 8, Roma
Data: 7 – 10 giugno 2025
Orari di apertura: 18:00 – 22:00
Opening: sabato 7 giugno alle ore 18:00 – 22:00
Ingresso libero
Lunedì 9 giugno alle ore 19 – Performance dal vivo di Valentina Sansone e Filippo Lilli