PISA – Dal 7 al 13 settembre si svolgerà a Pisa il primo “Festival Internazionale della Robotica”. Un palinsesto molto ricco e vario caratterizzerà la manifestazione, nella quale storia e tecnologia costituiranno un connubio imprescindibile per la costruzione di un futuro migliore.
Il Festival offre una serie di numerosi eventi che affiancheranno il percorso più strettamente espositivo e che sono stati pensati per coinvolgere attivamente i visitatori. Durante il corso della kermesse verranno organizzati convegni e dibattiti, sia di taglio più scientifico, che divulgativo, una rassegna cinematografica, laboratori di robotica educativa per bambini e adulti, mostre e dimostrazioni di robotica applicata. Per affrontare le varie tematiche del festival sono stati invitati numerosi relatori: scienziati, intellettuali, artisti che presenteranno le sfide più entusiasmanti e presenteranno in anteprima alcuni dei progetti che avranno un alto impatto per migliorare la vita dell’uomo.
In particolare, a parlare di arte e robotica ci sarà il professor Massimo Bergamasco, direttore dell’Istituto TeCip, Tecnologie della Comunicazione, informazione, percezione della Scuola Superiore Sant’Anna. Due le sessioni dedicate all’argomento che si terranno il 9 e l’11 settembre.
“L’appuntamento del 9 settembre – ha spiegato Bergamasco può essere visto sotto molti punti di vista”. Il direttore del TeCip racconterà come la robotica possa essere applicata all’arte. Arte e robotica un binomio possibile dunque. “Il braccio robotico che esegue un disegno o una scultura in modo autonomo. Con le telecamere, ad esempio, il robot osserva una scena e la riproduce dipingendo. Stessa cosa per una scultura tridimensionale. Il robot riconosce la forma geometrica tradizionale e la realizza”. Dunque il primo giorno si tratterà il tema dell’uso di robot in ambito artistico, come strumento per produrre installazioni innovative, con ospiti provenienti anche dal Canada e dalla Francia. “Noi, come laboratorio – ha spiegato Bergamasco – presenteremo un concetto che abbiamo sviluppato per anni: una persona entra in un museo con un robot ‘scheletro da indossare’ e ha la possibilità di osservare una copia di una scultura digitalizzata, di poterla percepire, toccare e di poterne seguirne i contorni. I robot danno le informazioni di contatto sulla mano”. Il secondo appuntamento, quello dell’11 settembre, sarà invece incentrato sul tema dell’animatronica, come componenti o tecnologie robotiche che possono essere usate, ad esempio durante il carnevale, da qui la collaborazione con la fondazione Carnevale Viareggio. L’appuntamento sarà inoltre dedicato all’applicazione delle nuove tecnologie in ambito teatrale “non tanto per la parte delle tecnologie e delle proiezioni, quanto invece per gli elementi virtuali utilizzabili nella didattica teatrale”- ha sottolineato Bergamasco.
“La robotica caratterizza Pisa in Italia e nel mondo – ha affermato il sindaco Marco Filippeschi – Il primo festival ha già una dimensione di vasto respiro. Con approfondimenti sulle evoluzioni della disciplina, che fonde tanti saperi, e delle tecnologie. Ma anche con una proiezione delle implicazioni sociali ed economiche degli sviluppi. Si tratta di temi di grandissima attualità”.
Il Festival Internazionale della Robotica è organizzato dalla Fondazione Arpa, e dall’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna, con il supporto del Comune di Pisa e della Regione Toscana. Si avvale inoltre della fattiva collaborazione dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore, Scuola Sant’Anna, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Centro di Ricerca Piaggio, dell’IRCCS Stella Maris, del Centro di Eccellenza ENDOCAS.