NAPOLI – In occasione della conferenza stampa, tenutasi il 25 febbraio, in cui è stato presentato il grande progetto “Egitto Pompei”, che vede coinvolti il Museo Egizio di Torino, il MANN di Napoli e la zona archeologica di Pompei, il Soprintendente degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna, ha annunciato una serie di novità che a partire da primavera coinvolgeranno l’area archeologica.
Sarà innanzi tutto aperta al pubblico la casa di Giulia Felice, un edificio gigantesco, una sorta di “centro benessere” dell’antichità, poi anche la Domus, edificio di piccole dimensioni con pregiatissimi e colorati affreschi, così come i giardini di Venere, oltre a una serie di percorsi tematici, che permetteranno di vedere calchi umani esposti per la prima volta al pubblico.
Altre case, tra cui quella di Marco Lucrezio, in via Stabia alla Villa imperiale, verrano riaperte a rotazione per evitare un eccesso di visite e quindi poter preservare al meglio il patrimonio. L’intenzione è anche quella di offrire al pubblico la possibilità di visionare il più alto numero di calchi delle vittime della terribile eruzione. Questi inizialmente verranno esposti in una struttura con grandi finestre di cristallo a Porta Anfiteatro. In questa prospettiva Osanna ha quindi annunciato la possibilità di indire un bando internazionale per ristrutturare il vecchio deposito di Maiuri all’interno dei fori, “per farne il luogo dove accogliere i calchi insieme con gli oggetti che si portavano appresso” ha spiegato il Soprintendente.
L’area visitabile di Pompei in questo modo raggiungerà “circa la metà dei 44 ettari scavati” dell’antica città.
Osanna ha inoltre annunciato, a margine della conferenza, che a maggio arriverà anche una grande rassegna dedicata a Igor Mitoraj. Promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro- Italia Mediterraneo e organizzata dalla Soprintendenza Speciale di Pompei, dalla Galleria d’arte Contini e dall’atelier Mitoraj di Pietrasanta, l’esposizione raccoglierà 28 sculture monumentali in bronzo che verranno collocate in diversi settori degli Scavi: dal Santuario di Venere al Foro,da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane fino al Quadriportico dei Teatri. Le imponenti sculture ispirati all’iconologia classica dei miti e delle leggende convivranno dunque con le archittetture dell’antica Pompei.