LONDRA – Dal 1970 si trovava nel salotto di casa dello storico dell’arte inglese, Christopher Wright, il ritratto di una monaca acquistato per sole 65 sterline.
Recentemente però Colin Harrison, curatore senior dell’arte europea all’Ashmolean Museum di Oxford e amico di Wright, gli fa notare che forse quel dipinto nasconde la mano di Anthony Van Dyck (Antoon Van Dyck, 1599-1641).
Wright decide allora di farlo analizzare e restaurare. Così gli esperti iniziano a ipotizzare che si tratti realmente del ritratto originale dell’Infante di Spagna Isabella Clara Eugenia, sovrana dei Paesi Bassi spagnoli dal 1598 al 1621, eseguito dal grande maestro fiammingo.
Il dipinto è un olio su tela, datato tra il 1628 e il 1632. Wright aveva sempre pensato che il ritratto dell’Infanta, raffigurata in abiti da monaca, in lutto per la morte del marito, l’arciduca Alberto VII d’Austria, fosse una semplice copia.
Come riferisce il quotidiano londinese “The Guardian”, lo storico dell’arte ha deciso di seguire l’intuizione di Harrison facendo esaminare il dipinto al Courtauld Institute of Art di Londra. “L’abilità del pittore – scrivono in una relazione Kendall Francis e Timothy McCall del Courtauld Institute – ci porta a proporre provvisoriamente che il dipinto possa essere attribuito alla bottega di Van Dyck e che sia stato completato durante la sua vita e sotto la sua supervisione“.
Attualmente l’opera è stata stimata almeno 40 mila sterline. Tuttavia Wright ha espresso il desiderio che venga custodita in un’istituzione pubblica. Ha quindi organizzato un prestito a lungo termine al Cannon Hall Museum di Barnsley, museo specializzato in dipinti olandesi e fiamminghi del XVII secolo.