ROMA – Sono 40 i siti del nostro patrimonio culturale ritenuti “in pericolo” in Italia. A lanciare l’allarme è l’Associazione Italia Nostra che ha stilato una “Lista Rossa”, un censimento dei beni culturali a rischio e che necessitano di cura, tutela e risorse per essere conservati, valorizzati e riconsegnati alla popolazione.
L’associazione, presente con oltre 200 sezioni sul territorio nazionale, ha quindi avviato una sorta di mappatura al fine di monitorare lo stato in cui versano beni artistici e architettonici, beni comuni o paesaggi in abbandono o bisognosi di tutela, siti archeologici meno conosciuti, centri storici, borghi, castelli, palazzi, chiese, singoli monumenti in pericolo. Una lista era stata già realizzata tra il 2011/2012. Attualmente sarebbero cinque in particolare i beni culturali più a rischio tra i quaranta elencati. Si tratta della ‘Fabbrica Alta’ di Schio in provincia di Vicenza, le Scuderie di Villa Ada Savoia a Roma, il Borgo di Fogliano a Latina, il Teatro e il tempio di Apollo nell’area archeologica della città antica di Teano, le Torri costiere di Sinis Cabras in Sardegna.
A tal proposito Marco Parini, presidente dell’associazione, ha dichiarato: “L’impegno di Italia Nostra nel proseguire con la Lista Rossa è l’impegno di coloro che non vogliono che tanti monumenti, per nulla minori, identitari della nostra cultura, cadano nell’oblio. La conservazione è il presupposto fondamentale per la memoria di luoghi e persone”.
Per coinvolgere il più possibile i cittadini è stata inoltre realizzata l’app ‘Lista Rossa’, in collaborazione con gli esperti di mediaGEO, editore della rivista “Archeomatica”, partner per l’aspetto tecnologico. L’applicazione permetterà, attraverso l’uso e le potenzialità delle nuove tecnologie, come smartphone e tablet di raccogliere segnalazioni da parte della cittadinanza.