ROMA – A cinquecento anni dalla morte di Giovanni Bellini, Vicenza celebra il grande pittore veneziano con una mostra che ripropone la Trasfigurazione e altre opere che hanno reso Bellini l’inventore del paesaggio moderno. “Un accordo pieno e profondo”, scrisse della sua arte il critico Roberto Longhi, “tra le orme dell’uomo e il manto della natura”. Non solo un maestro dell’arte pittorica del Quattrocento, quindi, ma anche un vero e proprio rivoluzionario della percezione estetica.
A raccontarlo a Corrado Augias è Giovanni Villa, curatore della mostra e ospite della puntata di “Quante Storie” in onda giovedì 3 novembre alle 12.45 su Rai3. Dopo la recensione letteraria di Michela Murgia, la puntata si concluderà con una nuova tappa del viaggio tra le storie della provincia italiana: lo scrittore Gabriele Dadati condurrà i telespettatori nelle strade della sua Piacenza.