ROMA – Con Jan Van Eyck, pittore vissuto a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento, si aprì una nuova era dal punto di vista della tecnica pittorica, che egli seppe padroneggiare in maniera impeccabile. Prendendo spunto dalle miniature riuscì infatti a sviluppare uno stile unico, caratterizzato dalla verosimiglianza, dalla perfezione formale e dall’attenzione al dettaglio minuto. Lo studio della luce, così come dello spazio dove si collocano con sicurezza le figure, lo ieratismo e l’immobilità dei personaggi, i raffinati giochi intellettuali dati dai vari livelli di lettura delle opere, rappresentano solo alcune caratteristiche della sua arte pittorica. Tra le sue opere più famose, la Crocifissione e il Giudizio Finale.
Proprio per la loro straordinarietà, le opere di questo artista sfuggente e misterioso, rappresentano l’oggetto del desiderio per quanti vogliono appropriarsene illegalmente. Di questo si parla nella puntata della serie “I predatori dell’arte perduta” in onda giovedì 3 novembre su Sky Arte.