TORINO – Museo Chiama Artista è il progetto nato dalla collaborazione tra la Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Per questa quarta edizione, a cura di Iolanda Ratti e Alberto Salvadori, i Direttori dei musei AMACI hanno scelto l’artista Rä di Martino, che ha realizzato il lungometraggio La controfigura – con Filippo Timi, Valeria Golino, Corrado Sassi, Younes Bouab, Nadia Kounda, co-prodotto da Dugong Films, In Between Art Film, Snaporazverein, Produzioni Illuminati con AMACI e DGAAP del MiBACT e con il sostegno della galleria Monica De Cardenas.
Il film è ancora in lavorazione e sarà pronto all’inizio del 2017. Infatti rispetto alle edizioni precedenti si è scelto di rinunciare all’idea di produrre un’opera totalmente nuova, concentrando invece le risorse messe a disposizione da AMACI e dalla Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane nel co-finanziamento di un lavoro in gestazione da tempo.
Nel frattempo verrà presentata in anteprima alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dal 2 al 6 novembre 2016, in occasione di ARTISSIMA, l’opera video nata dal lavoro sul lungometraggio, dal titolo Il secondo uomo (2016). Inoltre, all’interno dei padiglioni fieristici di ARTISSIMA, domenica 6 novembre alle ore 17.00 verrà presentato il libro d’artista che accompagna il film La controfigura, edito da Humboldt Books: un racconto per immagini parallelo al progetto, ricco di fotografie di backstage e frammenti di paesaggio. La controfigura è il remake del film culto The Swimmer (Un uomo a nudo) del 1968 con Burt Lancaster e ispirato a un racconto breve di John Cheever.
Federica Galloni, Direttore generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane, afferma: “Il progetto Museo Chiama Artista è ormai considerato un appuntamento di rilievo nell’ambito della produzione artistica italiana, e consente tutti gli anni ad AMACI di promuovere un artista di talento in seno alla rete dei musei di arte contemporanea. Per questo anche quest’anno la Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane ha deciso di sostenere il progetto, che ha tra gli obiettivi quello di favorire e divulgare le più nuove forme di sperimentazione artistica. L’indiscusso ruolo primario di AMACI all’interno del sistema dell’arte italiano è destinato a rafforzarsi non solo grazie a progetti artistici come questo, ma grazie anche al raggiungimento di altri obiettivi che la Direzione generale ha deciso di sostenere e condividere con l’Associazione e che insieme stiamo portando avanti con dedizione.”
Mentre Gianfranco Maraniello, Presidente di Amaci dichiara: “La quarta edizione di Museo Chiama Artista è anche un segno della proficua collaborazione di AMACI con la Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane del MiBACT. È un privilegio condividere idee e attività con una generazione di colleghi e artisti che dimostrano alto senso delle istituzioni unito all’evidente competenza nei propri territori disciplinari. E proprio grazie a questa attitudine Rä di Martino ci regala oggi un piccolo capolavoro, un’opera che sarà ospitata nel circuito dei musei AMACI come fossero le piscine ideali del ‘nuotatore’ protagonista del suo progetto.”
Rä di Martino è un’artista che negli ultimi anni ha raccolto un crescente consenso in Italia e all’estero, con mostre personali e collettive nelle più prestigiose istituzioni internazionali quali la Tate Modern a Londra, il MoMA PS1 a New York, MCA a Chicago, Palazzo Grassi a Venezia, GAM e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, MACRO e MAXXI a Roma, Museion a Bolzano, HangarBicocca e PAC a Milano. È stata invitata a Manifesta 7, alla Biennale di Busan e alla Triennale di Torino, ha partecipato a film festival internazionali quali Festival del film Locarno, KunstFilmBiennale, Viper Basel, Transmediale.04, New York Underground Film Festival, Kasseler Dokfest, Impakt Festival e Torino Film Festival, e ha partecipato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia vincendo nel 2014 il Premio SIAE, il premio Gillo Pontecorvo e un Nastro d’Argento per il miglior docufilm 2015.