ROMA – La città di Firenze rappresenta da sempre il centro della creatività, la culla delle arti e la chiave di volta del Rinascimento del nuovo millennio. La lingua italiana risulta essere la quarta più studiata al mondo. Un esercito di persone coinvolte da un profondo interesse di studio, lavoro, ricerca delle proprie radici rende l’italiano sempre più vivace e interessante. Dal Ministero degli Esteri arrivano dati eccezionali: sono quasi 250 milioni di “italici”, un popolo di italiani e stranieri appassionati, quasi stregati, dalla musicalità della lingua italiana. Una vasta comunità di amanti dell’italiano e dell’italianità capaci di trasmettere attraverso la lingua, la cultura, l’economia la nostra italica visione del mondo. Ecco dunque la ragione e la necessità di indire a Firenze gli “Stati Generali della Lingua Italiana”, quest’anno con il titolo “Italiano Lingua Viva”. Nella due giorni fiorentina viene presentato il nuovo Portale della Lingua Italiana nel Mondo. Un progetto che unisce le varie esperienze linguistiche che sono state sviluppate nei vari continenti. Un valido strumento di accesso completo e ordinato all’insegnamento dell’italiano, dedicato a tutti coloro che hanno la necessità o il piacere di imparare l’italiano.
Firenze e l’arte dell’accoglienza. A Palazzo Strozzi si sta svolgendo in questi giorni la prima grande mostra italiana, dedicata a uno tra i più celebri e controversi artisti del nuovo millennio: Ai Weiwei. Una retrospettiva straordinaria, con opere storiche e nuove produzioni. Un percorso attraverso installazioni monumentali, sculture e oggetti simbolo della sua carriera, dal forte impatto politico e simbolico. Una totale immersione nel mondo artistico e nella biografia personale di Ai Weiwei. Artista dissidente e personalità provocatoria che ha fatto della sua ricerca artistica un simbolo della lotta per la libertà di espressione, denunciando contraddizioni tra individuo e collettività del mondo contemporaneo e nella cultura cinese.
Grandissimo interprete, fa della ricerca assoluta del gesto la sua missione. Sotto la direzione di Virgilio Sieni si è aperto il Festival “La Democrazia del Corpo”. Un Festival che si pone come un territorio di ricerca e che riflette sulla capacità dell’uomo di abitare e rinnovare la città e parla dell’esperienza umana attraverso il gesto e la danza in relazione all’altro. Il programma concepito come una piattaforma di approfondimenti e pratiche, è organizzato con l’intento di formulare quesiti e ipotizzare risposte sulla funzione che l’atto creativo ha oggi nella società. Firenze è la suggestiva cornice alla grande musica nei giardini belvedere di Villa Bardini, quattro ettari di parco tra la riva sinistra dell’Arno, la collina di Montecuccoli e le mura medievali. Sede della storica manifestazione “Sorsi di musica”, una serie di appuntamenti che coinvolgono gli appassionati della musica attraverso concerti realizzati in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini.