ROMA – “Diamoci alla macchia. Una pittura rivoluzionaria” di Valeria Schiavoni, con la regia di Monica Onore, è il documentario prodotto da Rai Cultura in onda martedì 13 settembre alle 19.20 su Rai 5.
Protagoniste sono le opere di Giovanni Fattori e Silvestro Lega, insieme classici e reazionari, di Telemaco Signorini, a cui si affiancano quelle di artisti meno noti: Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Vincenzo Cabianca.
Ad arricchire il documentario gli interventi dei maggiori studiosi dei Macchiaioli e di grandi critici d’arte italiani, grazie ai quali vengono definiti i profili delle figure protagoniste di questo movimento e di coloro, senza pregiudizi li hanno amati e sostenuti: Elisabetta Matteucci, direttrice Istituto Matteucci; Federico Bano della Fondazione Bano – Palazzo Zabarella di Padova; Vanessa Gavioli, curatrice Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze; Giuliano Matteucci, Fondatore Istituto Matteucci di Viareggio; Eike Schmidt, Direttore Gallerie degli Uffizi di Firenze. E ancora gli storici dell’arte storici dell’arte Silvio Balloni, Lorella Giudici, Fernando Mazzocca.
Insomma, un documentario che consente di intraprendere un viaggio indietro nel tempo, in Toscana, negli anni che precedono l’unità d’Italia, trasmettendo il gusto di un’epoca pervasa da un fermento rivoluzionario, nella cultura e nella politica, quella del Risorgimento Italiano, ricostruito dalla storica Angelica Zazzeri.
Il mondo dell’arte, intanto, stava per essere messo in crisi da una novità, a cui invece i Macchiaioli si avvicinano con curiosità: la fotografia, raccontata da Emanuela Sesti, storica della fotografia della Fondazione Alinari per la Fotografia di Firenze.