ROMA – È il 1840 quando Turner porta alla Mostra della Royal Academy sette dipinti e si trova a dover fronteggiare le peggiori critiche della sua carriera. Una delle tele, “La nave negriera” (Mercanti di schiavi che gettano in mare i morti e i moribondi – Tifone in arrivo’), un’esplosione di movimento, di rossi e di colori cupi, che i critici definiscono “un incidente di cucina” e “una orrenda assurdità”.
Il problema è che l’arte di Turner ha compiuto un passo verso un’espressività più concreta, diretta al succo delle cose. Nel dipinto la nave si vede a malapena, ma le onde e il vento trascinano chi guarda tra la violenza dei flutti, insieme a mani e piedi incatenati. Verso il fondo.