PISTOIA – Apre al pubblico a Pistoia, Capitale italiana della cultura per il 2017, il Museo della Sanità Pistoiese, allestito nell’antica corsia di San Jacopo, ex ospedale del Ceppo. Il museo integrandosi con la rete museale civica, racconta la storia della medicina, del Ceppo e, dunque, della città.
L’esposizione all’interno del museo è stata allestita con otto grandi teche lungo le pareti dell’antica corsia dell’ospedale, sulle quali sono state recuperate le pitture murali raffiguranti gli antichi capoletti. Oltre alla strumentaria è esposta anche la macchina del parto, uno strumento ostetrico ottocentesco utilizzato durante le lezioni per le simulazioni del parto.
Sono stati inoltre installati dei totem multimediali con le schede dei ferri, con immagini e con oggetti virtuali e video. Altri totem sempre multimediali, invece, permetteranno di apprendere informazioni sulla storia dell’ospedale del Ceppo, partendo dalla sua fondazione nel XIII secolo, passando per la realizzazione del “teatro anatomico” e la nascita dei Regi Spedali Riuniti di Pistoia nel Settecento, per terminare con le più recenti ristrutturazioni novecentesche.
Il percorso di visita si articolerà in quattro tappe, che comprenderanno anche la rete museale civica. Si partirà dunque dal Museo Civico in Palazzo comunale, dove saranno visibili alcune opere provenienti dagli Spedali Riuniti, per spostarsi poi, in piazza Giovanni XXIII per poter ammirare il fregio robbiano, recentemente restaurato, che si snoda al di sopra del loggiato esterno del Ceppo. Si proseguirà quindi all’interno del Museo della Sanità Pistoiese per soffermarsi ad osservare la collezione dei ferri chirurgici esposta nelle bacheche e i ricchi apparati multimediali di corredo, per concludersi infine nel piccolo gioiello del Teatro Anatomico, dove si svolgevano le lezioni della scuola medica pistoiese.
Il progetto dell’Azienda Usl3, denominato Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo, si è articolato in numerosi interventi. Si è provveduto innanzi tutto al restauro delle facciate esterne e dei tetti delle corsie di San Jacopo e Sant’Atto. Si è passati poi al recupero del loggiato monumentale e delle parti ceramiche del fregio robbiano (capolavoro della scultura rinascimentale, fra le opere più note ed emblematiche della città e sicuro punto di riferimento del turismo culturale internazionale). Infine sono stati effettuati interventi di restauro e riallestimento dell’antica corsia ospedaliera di San Jacopo.
Il Museo, inaugurato lo scorso 22 dicembre, trova ora una programmazione settimanale stabile, con due visite guidate su prenotazione ogni sabato, sia la mattina alle 10.30 che il pomeriggio alle 16.