Una chiesa altomedievale da molti considerata la “cappella Sistina” dell’VIII secolo per il suo spettacolare ciclo di affreschi, nel cuore del Foro romano con uno spettacolare. Le sue pitture raccontano una Roma inedita al grande pubblico: una città pienamente orientalizzata, con i suoi papi greci e palestinesi. Pontefici come Giovanni VII (650 – 707 d.C.) che si affidano ai migliori pittori provenienti da Bisanzio per trasformare questa Santa Maria Antiqua nella chiesa più orientale di tutta Roma.
Nei secoli della temperie iconoclasta, quando nell’Oriente cristiano di lingua greca le icone e le immagini sacre sono bandite, questa piccolo edificio intitolato alla Vergine ai piedi del Palatino, accoglie le più belle espressioni delle pittura bizantina. Un linguaggio pittorico che ritroviamo anche in territori dell’Italia che ormai sono sotto il controllo dei Longobardi: all’interno dello splendilo Tempietto del Clitunno, vicino Spoleto, nella lontana Cividale del Friuli, e nella suggestiva chiesetta di Santa Maria foris portas a Castelseprio, nel Varesotto.
Una chiesa che ospita i più straordinari e inaspettati affreschi bizantini di tutto l’Occidente. Un viaggio fra i capolavori realizzati da una “mano greca” nell’arte altomedievale dell’Occidentale latino.