BOLOGNA – I Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale hanno riconsegnato all’Istituzione Bologna Musei e al sindaco Virginio Merola una lettera autografa del compositore Gioacchino Rossini, rubata dopo il 1942 dal Conservatorio di Bologna. Presenti alla cerimonia di riconsegna la soprintendente archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna, Elisabetta Arioti, il presidente dell’Istituzione Bologna musei, Roberto Grandi, il direttore dell’Istituzione, Maurizio Ferretti e il comandante del nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale di Bologna, il maggiore Giuseppe De Gori.
Il recupero della lettera è avvenuto in seguito a una segnalazione dei responsabili dello stesso polo museale (allertati da musicologi esperti rossiniani) che avevano individuato in un documento in vendita presso una casa d’aste lombarda, alcune analogie con quello rubato dopo il 1942 dai locali del Conservatorio, in piazza Rossini.
Le indagini, rese ancora più complesse dal fatto che l’immagine del documento, data l’epoca del furto, non fosse presente nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, hanno consentito di reperire, registrata negli atti dell’archivio storico comunale, la trascrizione integrale del testo originale con la dichiarazione dell’avvenuta consegna dell’autografo, risalente al 19 febbraio 1902, alla biblioteca del Liceo musicale di Bologna. Rossini inviò il manoscritto quale forma di ringraziamento per aver accettato la nomina a consulente onorario perpetuo del Liceo musicale. La lettera fu pubblicata nella rivista rossiniana del 1942, edita in occasione della ‘Celebrazione rossiniana’ che si tenne quell’anno a Bologna dal 27 al 29 maggio, organizzata dal ministero dell’Istruzione e dal Comune di Bologna, per celebrare l’elevazione del locale Liceo musicale a Conservatorio statale (1 ottobre 1941).
Nel volume ‘Il Regio Conservatorio di musica G. B. Martini’ di Bologna, di Claudio Sartori, edito da Le Monnier nel 1942, è riportato che “l’autografo di questa lettera è conservato nella Sala Rossini del Liceo”.
Dunque la comparazione dell’antica immagine pubblicata nel volume e della trascrizione della lettera con il bene messo all’asta, hanno permesso di confermare, con assoluta certezza, che il documento era in realtà proprio quello trafugato oltre 70 anni fa.
Il documento autografo sarà ora esposto, dal Comune di Bologna, nella sala espositiva del Museo Internazionale e biblioteca della Musica, dedicata al noto compositore, in occasione delle celebrazioni rossiniane per i 150 anni dalla morte.