ROMA – Il 15 dicembre è stata inaugurata l’Area Archeologica dell’Antica Lavinium a Pomezia che aprirà invece al pubblico il 7 gennaio 2017, dopo alcuni importanti lavori di scavo e di valorizzazione dell’area condotti dall’Università La Sapienza, la Soprintedenza Archeologica delle Belle Arti e l’Etruria Meridionale.
Il sito si trova nei pressi del Borgo di Pratica di Mare, all’interno della tenuta agricola di proprietà dei Principi Borghese, un’oasi naturalistica di suggestiva bellezza.
In particolare durante il percorso di visita sarà possible ammirare il santuario dei XIII altari e l’Heroon di Enea. I celebri XIII altari furono eretti nell’ampia vallata in prossimità della grande laguna lavinate tra il VI e il IV secolo a.C. In passato la loro monumnentalità doveva essere ancor più sottolineata dal colore rosso con cui erano dipinti. L’ultima campagna di scavo ha messo in luce anche un quattordicesimo altare, già restaurato e reso visitabile. Il nuovo allestimento didattico dell’Antiquarium dei XIII altari, realizzato con il contributo della Soc. Fòndaco, è arricchito dall’opera fotografica “Il Mare di Enea” di Nico Marziali. L’Heroon di Enea è invece un tumulo di circa 18 metri di diametro risalente al VII sec.a.C. Secondo la leggenda è identificato come la sepoltura di Enea, eroe fuggitivo da Troia in fiamme e fondatore della città di Lavinium, dopo aver sposato Lavinia, figlia del locale re Latino.
L’apertura del sito è stata resa possibile anche grazie al contributo della Soc. Johnson&Johnson che, utilizzando la formula “Art Bonus”, ha reso il sito uno dei primi beneficiari di una erogazione liberale per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, D.L. 31.5.2014, n. 83.