MILANO – Rosario Anzalone, 42 anni, archeologo di formazione, è il nuovo Direttore della Direzione regionale Musei nazionali della Lombardia.
Anzalone subentra alla dottoressa Emanuela Daffra, attualmente Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Chi è Rosario Anzalone
Archeologo classico, ha compiuto i suoi studi in Italia e in Grecia, con esperienze significative di scavo e ricerca in luoghi come la Sicilia e Creta. Ha anche trascorso un periodo come visiting curator presso il Badisches Landesmuseum Karlsruhe, un’esperienza che ha arricchito il suo bagaglio di conoscenze.
La sua carriera nel Ministero della Cultura italiano lo ha visto assumere ruoli chiave, come la gestione del Museo Nazionale Etrusco e di importanti aree archeologiche come Kainua e Veleia romana. Più recentemente, ha lavorato come curatore delle collezioni archeologiche presso i Musei Reali di Torino.
Dirigente di ruolo dal 2024, è al suo primo incarico direttivo.
Un nuovo approccio alla Direzione Museale
Nel suo nuovo ruolo, il Direttore Anzalone è chiamato a gestire i tredici musei della Direzione: il Museo del Cenacolo a Milano, la Cappella Espiatoria di Monza, la Certosa di Pavia, il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina a Vigevano, il Parco Archeologico ed Antiquarium di Castelseprio, Palazzo Besta a Teglio, la Villa Romana e l’Antiquarium a Desenzano del Garda, le Grotte di Catullo e il Museo Archeologico e il Castello Scaligero a Sirmione, il MUPRE – Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica a Capo di Ponte, il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri a Naquane, Capo di Ponte, il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo e il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno.
Mission: sostenibilità sociale
“Un patrimonio di rilievo assoluto, raro per ricchezza, fascino e complessità, sul quale operano colleghi capaci e motivati. È stato gestito con visione e competenza straordinarie dalla dottoressa Emanuela Daffra, che ringrazio e alla quale faccio i migliori auguri per il nuovo, importantissimo incarico di Soprintendente all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze“. – Dichiara Anzalone.
“Raccolgo dunque un’eredità preziosa, che mi impegno a coltivare e accrescere attraverso il lavoro d’équipe, consolidando ulteriormente la coesione e le capacità operative dell’Ufficio affinché diventi protagonista capillare della vita culturale su tutto il territorio regionale. Esplorare e dialogare con l’inesausta eterogeneità dei pubblici sarà la nostra parola d’ordine, perseguendo un proposito di sostenibilità sociale che renda il patrimonio culturale non soltanto strumento di elevazione individuale, ma altresì motore della vita associata e volano della crescita civile: antidoto autentico alla solitudine del cittadino globale”.