MANTOVA – La Fondazione Palazzo Te presenta la mostra Rubens a Palazzo Te: Pittura, trasformazione e libertà, dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024.
L’esposizione, che inaugura la stagione autunnale, offre un punto di vista inedito sull’opera del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens, ed è parte del progetto Rubens! La nascita di una pittura europea, realizzato in collaborazione con il Palazzo Ducale di Mantova e la Galleria Borghese di Roma.

Esplorando il linguaggio “fiammingaliano” di Rubens
Curata da Raffaella Morselli con la collaborazione di Cecilia Paolini, la mostra esplora l’opera del Maestro, figura chiave del Barocco, che unisce elementi del Rinascimento e del Mito, creando un linguaggio artistico nuovo, definito dalla curatrice come “fiammingaliano” o “italianingo”.
Rubens, formatosi nelle Fiandre con studi su classici latini e greci, trova ispirazione a Mantova, dove avviene la sua conversione artistica da fiammingo a italiano, dando vita a un linguaggio universale con il quale comunica con le corti europee.

Un dialogo con le decorazioni di Giulio Romano
Le opere in mostra, – complessivamente 52, di cui 17 del solo Rubens, divise in dodici sezioni – provengono da prestigiosi musei internazionali, come il Museo del Louvre, il Museo del Prado, il Museo Boijmans di Rotterdam, la Galleria Nazionale di Danimarca, i Musei Capitolini di Roma e i Musei Reali di Torino.
Sono state selezionate in funzione del dialogo che riallacciano con i miti e con l’interpretazione che ne diede Giulio Romano nelle varie stanze di Palazzo Te, con l’obiettivo di creare una connessione tra le opere di Rubens e gli elementi decorativi del palazzo.

Il percorso espositivo illustra come le influenze rinascimentali sviluppate a Mantova e in Italia abbiano continuato a evolversi nella maturità di Rubens, influenzando le successive generazioni di artisti.
La mostra evidenzia l’ammirazione di Rubens per la creatività di Giulio Romano, che si riflette nel gigantismo progressivo delle sue opere, dopo lo studio delle decorazioni a Palazzo Te.
L’artista trae ispirazione anche dalla cultura romana, considerandola una lezione morale, e questo si riflette in quelle opere che rappresentano figure eroiche e virtuose.

Ritratti parlanti
La rassegna offre anche un’analisi dettagliata dei ritratti di Rubens, o meglio l’introspezione psicologica del ritratto. In particolare il confronto tra il Ritratto di Bartolomeo Cesi e la Dama delle Licnidi, permette al pubblico di comprendere appieno la sua concezione del “ritratto parlante“.
Rubens artista universale
Rubens emerge come un artista universale che supera confini religiosi, geografici e politici, inventando un linguaggio artistico internazionale, una lingua figurativa europea che segna un punto di svolta nella storia dell’arte.

Collaborazioni e innovazioni tecnologiche
La mostra di Palazzo Te è frutto anche della collaborazione con Factum Foundation, leader nell’innovazione tecnologica per la conservazione dei beni culturali, che ha realizzato una riproduzione in 3D della pala raffigurante I santi Gregorio, Domitilla, Mauro, Papia, Nereo e Achilleo in adorazione della Madonna della Vallicella (Grenoble, Museo Municipale).
L’allestimento, l’illuminazione e la grafica sono stati curati da Paolo Bertoncini Sabatini, mentre il progetto grafico è di Francesca Pavese. Il catalogo è edito da Marsilio Arte.
Vademecum
RUBENS A PALAZZO TE
Pittura, trasformazione e libertà
a cura di Raffaella Morselli in collaborazione con Cecilia Paolini
7 ottobre 2023 – 7 febbraio 2024
Palazzo Te, Mantova