ROMA – Un disegno di una testa di Cristo, realizzato a sanguigna e conservato a Lecco in una collezione privata, è stato attribuito a Leonardo da Vinci dalla studiosa e ricercatrice internazionale, Annalisa Di Maria, membro del Comitato di esperti di arte e letteratura del Centro per l’Unesco di Firenze, che ha prodotto uno studio di 60 pagine sull’opera.
Il disegno è stato sottoposto a studi di laboratorio e, dalle analisi e dagli esami fotografici, è emerso che “il foglio utilizzato per questa sanguigna è databile intorno al XVI secolo”.
Inoltre “il volto raffigurato di tre quarti, come la gran parte dei soggetti dipinti dal maestro di Vinci, cioè in movimento e con una impressionante dinamicità” è tra le caratteristiche che proverebbero la mano di Leonardo.
Secondo la studiosa il disegno, “che con molta probabilità e come gran parte di altri lavori del genio di Vinci non fu mai portato sulla tavola e a compimento”, potrebbe rappresentare “il vero volto del Salvator Mundi”, smentendo a questo punto l’autenticità del controverso “Salvator Mundi”, datato 1499 e venduto all’asta al prezzo record di 450 milioni di dollari.
Lo studio di ricerca condotto da Di Maria sarà presentato in una conferenza a Firenze, non appena finirà l’emergenza sanitaria. Ad annunciarlo in una nota l’International Committee Leonardo da Vinci.