ROMA – Se n’è andata all’età di 39 anni Chiara Fumai, artista barese conosciuta a livello internazionale. La notizia si è appresa il 16 agosto dal profilo Facebook del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Pietro Marino. Chiara è stata trovata morta nella galleria Doppelgaenger, in cui era ospite e, contrariamente a quanto diffuso inizialmente, l’artista non è deceduta per una overdose di farmaci, ma come fa sapere a Exibart Antonella Spano, tra i fondatori della galleria, Chiara si è deliberatamente impiccata.
Classe 1978 Chiara Fumai, laureata in Architettura al Politecnico di Milano, nonostante la giovane età, aveva alle spalle una carriera rapidissima e di tutto rispetto e soprattutto ancora in ascesa, iniziata alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nel 2010 e proseguita con progetti, soprattutto performativi, dalla forte componente femminista. La stessa artista in una intervista del 2015 su Espoarte sottolineava: “Con la mia ricerca cerco di valorizzare le diversità. Mi interessa usare l’arte per ridiscutere l’ottica logocentrica, fallocentrica, su cui è basata la più diffusa visione del mondo (occidentale). Sottraendo le mie opere al punto di vista dominante, è inevitabile che il mio operato risulti fortemente polarizzato e quindi ultra-femminista. Nonostante io appartenga ad una generazione post-post-post femminista, sono onorata di portare ancora questa etichetta: sono stati questi movimenti a permettermi di diventare un’artista e a farne una professione a tempo pieno, non i grandi filosofi sistematici. È giusto, ogni tanto, mostrare la propria riconoscenza”.
Nel 2013 aveva vinto il Premio Furla, con un’azione in cui rileggeva un famoso testo di Valerie Solanas, aveva inoltre partecipato a dOCUMENTA 13 a Kassel nel 2012 ed era stata presente con diverse mostre in istituzioni come il MAXXI e il MACRO di Roma, la Fondazione Bevilacqua La Masa, il Jeu de Paume di Parigi e lo Studio Voltaire di Londra.
Come ricorda Antonella Marino su Repubblica, al momento Chiara “era impegnatissima nel preparare la sua prossima grande mostra a novembre nella galleria di Rino Costa a Valenza”, in cui avrebbe presentato anche dipinti e oggetti manuali. Mentre il 14 settembre avrebbe dovuto partecipare con una performance al Red Bull Academy Bass Camp di Roma.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’artista e ha dichiarato: “Con la scomparsa di Chiara Fumai il panorama dell’arte italiano e internazionale perde una delle protagoniste piu’ interessanti dell’ultimo decennio”. “Chiara Fumai, che a Bari è cresciuta e ha mosso i primi passi del suo originale e personalissimo percorso artistico, – ha continuto il primo cittadino – lascia un vuoto profondo non solo tra gli esperti e gli appassionati dell’arte contemporanea ma anche tra tutti i baresi che hanno avuto modo di scoprire il suo mondo e la sua arte”.
Una morta inaspettata dunque quella di Chiara che tanto avrebbe potuto ancora dare al mondo dell’arte contemporanea e che lascia increduli e sbalorditi i suoi tanti sostenitori, estimatori e amici.