CASTELSANTANGELO SUL NERA (MACERATA) – I volontari specializzati di Legambiente, già da qualche settimana, stanno lavorando a supporto dei funzionari del Mibact, a Vigili del fuoco e Carabinieri, nelle operazioni di recupero delle opere d’arte colpite dal sisma del Centro Italia. Proprio in queste ultime ore sono state recuperate le opere nella chiesa di Santa Lucia, risalente al XIII secolo, nella frazione Rapegna di Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni più colpiti dal sisma.
Le operazioni di recupero a Castelsantangelo hanno avuto inizio qualche giorno fa con la messa in sicurezza delle opere della Chiesa di San Martino nella frazione di Gualdo. Nell’operazione sono stati tratte in salvo moltissimi opere – tra cui tele del seicento, alcune delle quali strappate e bagnate, alcune sculture, reliquiari ad ostensorio e reliquiari di altro tipo – che sono state spolverate, imballate e catalogate.
Il 19 dicembre invece in due frazioni di Amatrice le squadre del MiBACT, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, con il corpo forestale e i volontari della protezione civile, hanno recuperato diversi beni storici e artistici dalle località di Colli e di Scai. In particolare dalla chiesa di San Sebastiano a Scai sono stati recuperati la Sacra Famiglia e la Trinità donato dalla popolazione nel 1705, il Sant’Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, due dipinti di San Pietro e di San Paolo Apostolo, il tabernacolo ligneo di fine ‘500, le due lampade pensili (sec XX), la statua di Sant’Emidio, la campanella di bronzo, la statua lignea della Madonna della Candelora con Bambino del sec XVIII e otto stazioni della Via Crucis. Dalla Chiesa di Santa Maria di Colli sono state recuperate tre tele: la Madonna con Bambino e S. Antonio, le Anime Purganti, la Madonna e S. Emidio, l’Annunciazione e la campanella. Tutti i beni sono stati ricoverati presso il deposito di Cittaducale.