ROMA – Giovedì 4 marzo, alle ore 20.40, va in onda su Sky Arte l’ultima puntata di The Square. Spazio alla cultura, la serie condotta da Nicolas Ballario realizzata da Tiwi che racconta le trasformazioni dell’arte in questo particolare periodo storico.
La prima ospite dell’ultima puntata in collegamento web è Daria Bignardi, che racconta trama e retroscena del suo ultimo romanzo, Oggi faccio azzurro, edito da Mondadori. Sullo sfondo della storia, due personaggi noti del mondo dell’arte: Gabriele Münter e Vasilij Kandinskij, suo compagno.
In questa puntata è stata scelta una clip in animazione da “brivido”, il protagonista è infatti il maestro del cinema Dario Argento, che quest’anno compie 80 anni. Per l’occasione, il Museo del cinema di Torino aprirà presto una mostra su di lui.
Subito dopo, lo studio di The Square risuona delle note di Rodrigo D’Erasmo e del suo violino. Rodrigo è musicista degli Afterhours, ma è anche produttore, autore e direttore d’orchestra.
È poi la volta di Shakespeare Showdown, il videogioco ispirato alla storia di Romeo e Giulietta, realizzato da attori veri con la tecnica della pixel art.
La puntata volge alla conclusione con un’incursione più unica che rara: quella di Maurizio Cattelan. È proprio lui, anche se in grafica animata e con la voce di Luca Ward! Dice di essere arrivato per aiutare Nicolas a smantellare lo studio, ma la verità si scoprirà solo alla fine…
Alle 22:15 andrà in onda TOILET MARTIN PAPER PARR. In viaggio con Maurizio Cattelan, il documentario realizzato da 3D Produzioni che racconta l’amicizia tra il celebre artista italiano e il fotoreporter britannico Martin Parr e come questa sia confluita nella realizzazione del volume che dà il titolo al film.
Ci sono molte affinità tra il fotografo britannico Martin Parr e la rivista TOILETPAPER MAGAZINE, fondata dall’artista Maurizio Cattelan e da un altro fotografo, Pierpaolo Ferrari. Il gusto per i colori saturi e brillanti, l’attitudine ludica e impertinente, una forma simpatetica di critica sociale velata di sottile ironia. Le persone di strada ritratte nei loro tic e provincialismi più ridicoli da Parr, ad esempio, o la parodia dissacratoria che fa implodere il linguaggio pubblicitario e della moda nelle messe in scena di Cattelan-Ferrari. Da questa comunione di filosofie e visioni è nata così una collaborazione confluita prima in un numero a più mani della rivista, e poi un più corposo volume intitolato Toilet Martin Paper Parr.
I due artisti, diversi per età e percorsi (star dell’arte contemporanea uno, reporter alla vecchia maniera l’altro), hanno trovato nello scherzo e nel divertimento un modo per stare insieme e creare opere serie: ne è testimonianza il loro racconto di un viaggio fotografico compiuto insieme in Grecia, tra gag nei mercati locali, foto en travesti e una graffiante presa in giro ad un’altra star dell’arte, Damien Hirst, incontrato sullo yacht di un magnate ellenico. Le riprese a Bristol sono anche l’occasione per conoscere la Martin Parr Foundation, che oltre allo studio di Parr ospita mostre di fotografi di inglesi a lui cari, come Tony Ray-Jones, reporter in bianco e nero che negli anni Sessanta ha ritratto quello che poi è diventato un topos dell’arte di Parr: la spiaggia. Il luogo dove, mettendoci a nudo, mostriamo il nostro animo trash.