ROMA – Due eccezionali beni appartenenti al nostro patrimonio culturale sono stati restituiti all’Italia dagli Stati Uniti, in una cerimonia che si è svolta nella sede dell’Ambasciata USA a Roma.
Si tratta di una lettera manoscritta di San Giovanni Bosco ed un mosaico policromo, risalente al I-II secolo dopo Cristo, raffigurante il volto di un satiro. Le opere sono state recuperate grazie alle indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dall’FBI, nell’ambito della costante azione di contrasto per arginare il traffico di beni artistici rubati.
E’ stato l’ambasciatore Lewis M. Eisenberg a rendere i beni al generale di Divisione Claudio Vincelli, comandante della Divisione Unità Specializzate Carabinieri, in rappresentanza del comandante generale dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, e al generale Fabrizio Parrulli, comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
La lettera fu scritta da San Giovanni Bosco alla duchessa Agnese Boncompagni Ludovisi il 30 luglio 1867. Il furto della stessa venne denunciato il 13 luglio 2016 dal principe Boncompagni Ludovisi Nicolò, legittimo discendente del casato dei principi di Piombino. Un furto avvenuto presumibilmente tra il il 1940 e il 2016 dall’archivio privato Boncompagni Ludovisi di Roma. Le indagini del Comando Carabinieri TPC hanno permesso di stabilire che il bene era stato venduto, proprio nel 2016, su una piattaforma e-commerce, da un cittadino statunitense residente a New York.
Il prezioso manoscritto, successivamente, era stato acquistato da un ricco imprenditore americano residente in California. Gli elementi investigativi acquisiti, forniti all’Ufficio FBI presso l’Ambasciata Usa a Roma e a quello di Los Angeles, hanno consentito nel 2018 di avviare le procedure di recupero del bene.
Il secondo reperto è un Mosaico policromo di cm. 95x92x37 che è stato recuperato sempre grazie a un’operazione sinergica tra il Federal Bureau of Investigation e il Comando Carabinieri TPC. Le indagini hanno permesso di dimostrare la riconducibilità del prezioso reperto a scavi illeciti effettuati in Italia, in data imprecisata, e di ottenerne la restituzione.