AMSTERDAM – Ogni anno, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 7 milioni di persone muoiono a causa degli effetti dell’inquinamento atmosferico. Ripensare alle nostre abitudini e modificare i nostri comportamenti è quindi diventata una priorità improcrastinabile.
In questo senso si sta muovendo anche il mondo della street art con l’utilizzo di buone pratiche a tutela dell’ambiente. Capofila di progetti artistici eco-green è la no profit Yourban2030, guidata da Veronica De Angelis che, dopo avere presentato a Roma nel 2018 Hunting Pollution, il più grande murale green d’Europa, e nel 2020 Naoto e Outside IN, approda ad Amsterdam, con il primo murale mangia-smog dei Paesi Scandinavi, dal titolo Diversity in Bureaucracy.
L’opera, 100 mq di arte per neutralizzare ogni giorno le emissioni di 20 auto a benzina, verrà realizzata dalla street artist olandese Judith de Leeuw, aka JDL.
L’artista ha iniziato lunedì 15 marzo a dipingere sopra un muro di un edificio dell’associazione per l’edilizia abitativa De Alliantie, in Amsterdam-Centrum. JDL userà la pittura italiana “Airlite Sunlight”: una nuova tecnologia che purifica l’aria e combatte l’inquinamento atmosferico.
“Diffondere la cultura della sostenibilità attraverso l’arte è la nostra mission, e Judith ha raccolto immediatamente la sfida – spiega Veronica De Angelis – Come imprenditrice, per me tutto parte dall’esigenza di impegnare in prima persona le nostre risorse, per rivedere gli spazi urbani pubblici arricchendoli di nuovi respiri e di bellezza, di tecnologia e di arte. Oltre le parole, le azioni che abbiamo sviluppato e promosso in Italia e oggi in Olanda dimostrano fattivamente che è possibile attivare operazioni reali e concrete, passando dalle idee ai fatti. Hunting Pollution, Outside In, a Roma, e Diversity in Bureaucracy ad Amsterdam dimostrano che è possibile realizzare una riqualificazione reale degli spazi pubblici ad opera anche dei privati, da parte di un’imprenditoria che abbia a cuore la salute pubblica, come progettualità attuabile su larga scala, comprendendo la bellezza come mezzo di riscatto e benessere sociale condiviso. Questa secondo me è la nuova frontiera della responsabilità sociale d’impresa, che si può intraprendere anche attraverso sinergie internazionali e comunioni d’intenti pubbliche e private”.
“Quando la luce del sole si riflette sulla pittura, si verifica una reazione chimica che è simile a quella della fotosintesi clorofilliana: alcuni degli agenti più inquinanti del traffico veicolare (NOx) vengono neutralizzati e trasformati in sali inermi, che vengono poi dilavati dalle piogge: 100 metri quadrati dipinti con Airlite equivalgono a 100 metri quadrati di foresta con alberi ad alto fusto, e la sua efficacia è garantita per almeno 10 anni” – aggiunge Maura Crudeli, Project Manager e Vice President di Yourban2030.
Fondata nel 2018 da Veronica De Angelis, in collaborazione con la vice presidente e project manager Maura Crudeli e un team composto da Emanuela Conti, Giuseppe Molinari, esperto di politiche legate alla sostenibilità, Daniele Bernardi la no profit Yourban2030 si ispira ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, con cui crea connessioni virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a progetti artistici in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. L’arte al servizio della Terra, l’arte generatrice dell’immagine del futuro verso cui dovrebbe tendere l’umanità, l’arte messaggera ed educatrice. Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo uso di Airlite per progetti artistici.