ROMA – È stato presentato il recente intervento di restauro nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella, conosciuta anche come Chiesa Nuova, a Roma.
L’evento ha visto la partecipazione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Soprintendente Speciale Daniela Porro e del Preposito della Congregazione Oratoriana Padre Rocco Camillò. La cerimonia è stata preceduta da una visita dei Ministri al cantiere, dove sono state realizzate le attività di restauro.
La Chiesa di Santa Maria in Vallicella, un gioiello architettonico di grande rilevanza storica e artistica, è stata oggetto di un attento intervento di restauro. L’edificio, testimonianza dello stile architettonico della Controriforma e del Barocco, custodisce importanti opere d’arte di immenso valore.
Durante la cerimonia, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza dell’impegno e della passione degli enti coinvolti nel preservare e tutelare il patrimonio storico e artistico. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha evidenziato il legame tra il patrimonio religioso e l’identità nazionale, ribadendo il dovere di prendersene cura.
Il laboratorio di restauro della Chiesa Nuova
Il laboratorio di restauro, finanziato dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, è stato allestito a oltre 40 metri di altezza. Questa posizione strategica ha consentito al team di specialisti, coordinato dall’architetto Alessandra Fassio, di entrare in diretta connessione con gli affreschi e gli stucchi della straordinaria cupola progettata da Pietro da Cortona.
Un elemento distintivo di questo progetto è l’utilizzo di strategie a basso impatto ambientale ed ecosostenibili, insieme all’impiego di un elevatore di servizio che ha garantito la sicurezza durante le operazioni in quota. Per la prima volta dopo il restauro del 1893, sono stati eseguiti interventi sulle architetture e sugli apparati decorativi, includendo la messa in sicurezza della volta e delle pavimentazioni della Cappella Spada, la cappella della Presentazione e la Cupola stessa.
«L’importante intervento di restauro – ha dichiarato il Soprintendente Speciale Daniela Porro – testimonia in modo esemplare l’azione volta alla conservazione di una storia che appartiene a tutti e che continua a destare meraviglia. In questi anni, al fianco del Fondo Edifici di Culto e con la Congregazione Oratoriana, è stato condotto un lavoro mirabile che restituisce alla collettività uno dei capolavori di Pietro da Cortona».
Il restauro della cupola segna la conclusione di un progetto complessivo che ha coinvolto diversi interventi, dalla messa in sicurezza strutturale al ripristino delle decorazioni. Le attività di restauro e valorizzazione continueranno con nuovi fondi stanziati per il consolidamento strutturale, il restauro delle superfici decorate e l’implementazione di un nuovo impianto di illuminazione.