ROMA – È stata presentata ieri l’opera di Turi Sottile “Per i funerali di Berlinguer”. Il quadro è ospitato nei locali della Bibliothè Contemporary Art, dove sarà esposta, insieme ai bozzetti preparatori, fino al 21 febbraio 2016.
L’evento rientra in una serie d’iniziative culturali dedicate alla memoria del Segretario Generale del PCI Enrico Berlinguer, morto nell’ ’84, lasciando alla politica un’eredità di argomenti e intuizioni che possono essere spazio di riflessione utile anche alla costruzione e alla crescita del dialogo politico odierno. La mostra organizzata dall’associazione culturale MetaMorfosi, nasce proprio dalla riflessione sull’importanza del rapporto tra politica e cultura, in particolare tra politica e arte, quest’ultima libera da ogni coercizione da parte della politica stessa.
L’opera di Sottile, realizzata, come ha detto l’artista, sulla scia dell’emozione provata nel momento dei funerali di Berlinguer, è il racconto personale di un uomo che vive il proprio cordoglio, condividendolo con una moltitudine di altri individui, trasformati dalla potenza del suo sentimento in una cosa sola, una grande fiumana rossa. Quel rosso che, nel suo intervento di ieri, Luigi Berlinguer ha definito colore che simboleggia la “giustizia sociale contro l’iniquità”. Colore delineato in cinque sfumature diverse per sintetizzare un’unica forma, quella dell’opera di Sottile, in cui, secondo Pietro Folena “il popolo diventa teatro”, facendosi arte, “mettendo in mostra uno scenario irripetibile”. Nella sua analisi critica, Francesco Gallo Mazzeo ha individuato nella stessa folla un senso profondo della storia della civiltà italiana, che “da plebe si scopre popolo”.
L’opera ci pone di fronte alla realtà di un momento storico, che appartiene alla memoria di tutti, ma raccontato dalla sensibilità personale dell’artista. Il quadro, infatti, nasce dalla sua volontà, senza essere stato commissionato ed è l’omaggio di un militante che racconta il proprio sentimento, lo stesso provato da molti, come ha sottolineato nel suo intervento, Oriano Giovannelli, che si è riconosciuto nell’opera stessa, rivivendo il suo percorso di militante appunto, portato all’attività politica dal sentimento che la figura di Berlinguer era stata capace di muovere in lui.
L’aspetto della militanza è stato sottolineato anche da Matteo Orfini, che ha individuato nell’opera un “esempio di militanza autonoma dell’artista”, autonomia che si acquisisce attraverso un percorso culturale sia personale che condiviso. Sentimento, memoria, importanza della cultura e in particolare la forza dell’arte nel raccontare e tramandare la memoria storico-culturale di un popolo, sono stati i temi sui quali l’opera di Sottile ha portato a riflettere ieri, durante la sua presentazione. L’importanza del rapporto con la cultura è stata al centro dell’intervento di D’Angelis, direttore de L’Unità, che ospiterà definitivamente l’opera nella nuova sede del giornale. Sottile ha infatti donato l’opera per renderla per sempre fruibile al pubblico, come omaggio dell’artista alla comunità, a chi quel giorno era lì e a chi, magari troppo giovane per poter ricordare, può apprendere attraverso l’arte una parte di storia, che ha contribuito a farci essere ciò che siamo.
In occasione dell’inaugurazione la grande tela è stata donata all’Unità e al PD.
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Vademecum
Turi Sottile, “Per i funerali di Berlinguer”
a cura da Francesco Gallo Mazzeo
da un’idea di Graziella Falconi
promossa da
Partito Democratico, Ufficio sviluppo de l’Unità
L’Unità
Organizzazione:
Associazione Culturale MetaMorfosi, Roma
Sede: Bibliothè Contemporary Art, via Celsa, 4/5 (Piazza del Gesù)
Orari: dal lunedì al sabato 11,00-23,00