ROMA – L’Italia prevede un vero e proprio pacchetto di interventi per proteggere il patrimonio culturale ucraino a rischio di distruzione, a causa dell’invasione russa.
A presentare tutte le azioni da mettere in campo è stato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso dell’audizione che ha svolto di fronte alle commissioni riunite Affari esteri e Cultura.
Gli interventi previsti partono in primis dalla ricostruzione, quando sarà possibile, del teatro di Mariupol. Una proposta questa approvata dal Consiglio dei Ministri.
Franceschini ha quindi sottolineato il fatto che “la direzione generale sicurezza del patrimonio culturale del ministero, di concerto con il Comando Carabinieri, sta monitorando la situazione a rischio delle opere nelle aree di conflitto per contribuire alla messa in sicurezza quando le condizioni lo permetteranno”. Per quanto riguarda la città di Odessa, invece, il cui centro storico è un sito Unesco, “è stato stilato un elenco dei beni culturali potenzialmente a rischio. A questo si aggiunge – ha rammentato il ministro – “che è stato già deciso l’acquisto e l’invio, da parte del ministero della Cultura su richiesta ucraina, di materiale idoneo in coordinamento con la nostra protezione civile e con quella europea per la tutela, il trasporto, la messa in sicurezza del materiale dei beni culturali”.
Sulla base di queste emergenze, Franceschini ha poi ricordato di “aver firmato un decreto che a aggiornato e potenziato i caschi blu della cultura. E’ uno strumento concordato con l’Unesco. E’ indispensabile – ha sostenuto più in generale il ministro – che l’Unione Europea, passando per l’Unesco e le Nazioni Unite si dotino di forme di pronte intervento per la protezione del patrimonio culturale simili a quelle messe in campo per la tutela delle persone”.
Il titolare del Collegio Romano ha quindi sottolineato che ci sono “le condizioni per fare ulteriori passi in avanti”.
Relativamente all’accoglienza da riservare agli artisti ucraini, Franceschini ha detto di aver firmato “un decreto ministeriale il 21 marzo che attribuisce 100mila euro alle fondazioni culturali che fanno capo al ministero per offrire la possibilità di residenze ad artisti ucraini. Siamo in condizioni di rifinanziare questa iniziativa”. Sul fronte delle iniziative multilaterali, il ministro ha affermato “abbiamo iniziato con una dichiarazione congiunta dei ministri della Cultura della Ue nel vertice informale di Angers in Francia il 7 e 8 marzo”. Un’occasione che ha abbinato “alla condanna” la messa a disposizione di “mezzi per la protezione del patrimonio“. È inoltre partito, sotto iniziativa della Commissione Europea, il meccanismo di protezione civile europea per la consegna di materiali utili alla tutela del patrimonio. La Commissione “ha consentito che possa essere usata una parte dei fondi europei per il sostegno del patrimonio dell’Ucraina”.
Tra le iniziative messe in campo, infine, anche quella di promuovere un anno della cultura ucraina in Europa.