FIRENZE – Le Gallerie degli Uffizi sono sempre più digitali e social, basti pensare che nell’ultimo fine settimana il museo fiorentino ha infatti superato su Instagram la soglia del mezzo milione di follower e su TikTok, grazie al traino della diretta con la creator Martina Socrate di venerdì sera, è arrivato oltre quota 21.700, diventando dunque il museo d’arte più seguito al mondo sulla piattaforma. Seguono il Metropolitan Museum di New York con 8.935 follower e il Rijksmuseum di Amsterdam, con 7.339.
Su Instagram gli Uffizi si collocano in 13esima posizione nella classifica europea, guidata dal Louvre di Parigi.
Lanciata il 10 marzo, il giorno successivo all’inizio del lockdown, la pagina Facebook degli Uffizi ha invece raccolto in poco più di tre mesi oltre 56.500 follower e quasi tre milioni di visualizzazioni (2.984.264, a ieri) per i video pubblicati quotidianamente e dedicati alle sale dei musei delle Gallerie ed ai tesori d’arte in esse contenuti.
Chi sono i follower degli Uffizi
Se si dividono i seguaci degli Uffizi per fasce d’età, emerge che il 30% è tra i 25 e i 34 anni, il 22% tra 35 e 44 anni, 16% tra 45 e 54, il 16% tra 18 e 24, l’8% tra i 55 e i 64, il 4% è over 65 e meno dell’1% è tra i 13 e i 17 anni.
Analizzati per provenienza, i follower arrivano nel 33% dei casi dall’Italia, e per gli altri due terzi dal resto del mondo (8% dagli Stati Uniti, 5% dalla Spagna, 5% dal Brasile, 3% dal Regno Unito).
“I traguardi raggiunti in questo fine settimana – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – testimoniano il grande impegno degli Uffizi nella sfera digitale: partito in tempi ben precedenti il momento del lockdown, continuerà con sempre maggior forza nel futuro. Mentre alcuni dei nostri canali – come Facebook e Twitter – si sono rivelati cruciali per alimentare il rapporto tra il museo e i fiorentini, i toscani e gli italiani, Instagram invece è la nostra vetrina globale con follower da ogni angolo del pianeta”. “E’ inoltre fondamentale sottolineare come le nostre attività nel digitale non solo non danneggi ma anzi alimenti fortemente la ripresa dei visitatori nei nostri musei: in questo fine settimana abbiamo registrato una crescita del 24%, con duemila persone in più rispetto al primo weekend dopo la riapertura” – conclude Schmidt.