C’è tempo solo fino a domenica 12 ottobre 2025 per visitare Spazi di Resistenza, la mostra ospitata al Padiglione 9b del Mattatoio di Roma. Un’occasione da non perdere per chi vuole confrontarsi con uno dei temi più urgenti e attuali del nostro tempo: la memoria dei conflitti e la capacità dell’arte di trasformare il trauma della guerra in consapevolezza, cura e possibilità di futuro. Srebrenica, come oggi Gaza, rimane una delle ferite ancora aperte del dopoguerra del Novecento: impossibile in questi giorni non dare spazio ad un’iniziativa che fa della rielaborazione di quel massacro anche un monito verso la contemporaneità.


Promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, e realizzata in collaborazione con Latitudo Art Project, la mostra è curata da Benedetta Carpi De Resmini su un’idea di Ivana Della Portella, vicepresidente di Azienda Speciale Palaexpo con delega al Mattatoio. Si inserisce nel contesto delle commemorazioni per il trentesimo anniversario della fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, dell’assedio di Sarajevo e del genocidio di Srebrenica, ma guarda ben oltre la rievocazione storica.


Oggi più che mai, in un presente segnato da nuove guerre, crisi umanitarie e ferite ancora aperte, Spazi di Resistenza si presenta come una mostra profondamente attuale. Le opere di sei artiste – Simona Barzaghi, Gea Casolaro, Romina De Novellis, Šejla Kamerić, Smirna Kulenović e Mila Panić – offrono una riflessione potente su memoria, identità, territorio e trasformazione.
Video, installazioni, fotografie e performance compongono un percorso poetico e politico che attraversa il dolore ma anche la possibilità di rinascita. Dall’ascolto del paesaggio ferito lungo il fiume Drina, al gesto rituale e incessante della pulizia, dalla memoria del corpo al potere rigenerante della natura: ogni opera diventa uno spazio di resistenza in cui l’arte si fa azione concreta, cura, sopravvivenza, rigenerazione.

Uno dei momenti più significativi si è tenuto lo scorso 3 ottobre, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, con l’evento speciale Linee di Memoria e Resistenza che ha visto il dialogo tra cinema e arti performative attraverso la proiezione del documentario di Ado Hasanović e la performance Below the Line di Simona Barzaghi.
Accompagna la mostra anche un catalogo edito da Kappabit, che raccoglie testi critici, testimonianze delle artiste e immagini delle opere, per approfondire ulteriormente i molteplici livelli di lettura del progetto.
Informazioni utili
📍 Mattatoio di Roma – Padiglione 9b
📅 Fino al 12 ottobre 2025
🕒 Dal martedì alla domenica, ore 11:00 – 20:00 (ultimo ingresso un’ora prima)
🎟 Ingresso gratuito
📍 Piazza Orazio Giustiniani 4 – 00153 Roma