TRIESTE – Naturae. Ambienti di arte contemporanea è la mostra curata da Melania Rossi nel cuore del parco del Castello di Miramare, che trasforma questo luogo storico in uno spazio di dialogo dove artisti provenienti da tutto il mondo esplorano il legame profondo tra l’uomo e la natura.
Aperta dal 6 dicembre 2024 al 9 novembre 2025, l’esposizione rappresenta un capitolo fondamentale della rassegna Miramare Contemporanea, un progetto che punta a riscrivere il rapporto tra la cultura contemporanea e i luoghi storici del nostro patrimonio.
Oltre cinquanta opere di diciotto artisti, tra cui grandi nomi come Rebecca Horn, Hermann Nitsch, Marina Abramovic e Mimmo Paladino, restituiscono uno sguardo intimo e personale sulla natura. Si va dalle installazioni site-specific di Pietro Ruffo e Josè Angelino, che dialogano direttamente con gli spazi del castello, alle opere inedite di Serse Roma e ai particolari allestimenti di Marta Roberti.
Ogni opera è un invito a riflettere anche sulla fragilità degli equilibri che regolano il nostro mondo e sul modo in cui l’arte può fungere da lente per comprendere queste dinamiche. Non c’è un unico racconto, ma una molteplicità di voci che attraversano i confini geografici e temporali, mescolando tecniche e linguaggi diversi: pittura, fotografia, video, scultura.
Il Castello di Miramare
La dimora, voluta da Massimiliano d’Asburgo nel XIX secolo, e il parco che la circonda sono parte integrante del progetto espositivo. Ogni angolo del castello, dalle scuderie agli spazi esterni, partecipa al racconto, amplificando la forza delle opere. L’installazione TOWARDS YOU del duo Bianco-Valente, presentata in anteprima durante la regata Barcolana 2024, è uno degli esempi più emblematici di questo dialogo con il paesaggio.
Riflessioni sul legame uomo-natura
Il titolo della mostra suggerisce una pluralità di prospettive: la natura non è un’entità statica, ma un insieme di interazioni complesse. L’esposizione si traduce in un viaggio tra l’esterno e l’interno, tra la natura percepita e quella immaginata. Ogni artista, nel proprio linguaggio, affronta questioni che spaziano dalla relazione dell’uomo con il paesaggio al rapporto con il corpo e il tempo, fino alle leggi fisiche che regolano il mondo naturale.
L’arte diventa uno strumento per osservare, comprendere e forse riscoprire il nostro legame con la natura. Le opere si trasformano in horti conclusi, giardini di riflessione che invitano il visitatore a rallentare, contemplare e mettere in discussione il proprio ruolo all’interno dell’ecosistema.
La natura è si protagonista, ma lo fa attraverso lo sguardo trasformativo dell’arte: ogni opera è un varco verso un universo parallelo, dove i confini tra reale e immaginato si dissolvono.
Vademecum
Naturae. Ambienti di arte contemporanea
curata da Melania Rossi
nell’ambito della rassegna Miramare contemporanea
6 dicembre 2024 – 9 novembre 2025
Scuderie e Parco del Castello di Miramare
Viale Miramare – 34151 Trieste