ROMA – Il genio “maledetto” di Vincent Van Gogh visto attraverso gli occhi di un artista contemporaneo, Julian Schnabel. Il film racconta del burrascoso rapporto del pittore olandese con Gauguin, di quello viscerale con il fratello, fino al drammatico epilogo: il misterioso colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni.
Un film che approfondisce dall’interno il momento della creazione di un’opera, quel momento magico, viscerale e violento che sfugge a ogni definizione e cancella il tempo. Un racconto incentrato sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.
Il risultato ottenuto da Schnabel è davvero sorprendente ed emozionante. In “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità” Schnabel sembra infatti essere particolarmente in sintonia con il soggetto del film. “Il fatto che io sia un pittore probabilmente rende il mio approccio diverso”, spiega il regista. “Il tema trattato non potrebbe essere più personale per me. È una cosa sulla quale rifletto da sempre”.
A Venezia inoltre Schnabel ha affermato: “Questo è un film sulla pittura e un pittore e la loro relazione rispetto all’infinito. Contiene quelli che sono i momenti che considero essenziali nella sua vita; non è una biografia, ma la mia versione della storia. Una versione che spero possa avvicinarvi maggiormente all’artista”.
Il progetto per questo film è nato quasi casualmente in un museo. Julian Schnabel aveva infatti portato il suo amico, il noto scrittore, romanziere e attore Jean-Claude Carrière, al Musée d’Orsay per vedere una mostra dal titolo “Van Gogh/Artaud: Il suicidato della società”, ispirata all’omonimo libro dello scrittore, poeta e visionario francese Antonin Artaud.
Mentre i due si aggiravano tra i dipinti della mostra—tra i quali “Ritratto dell’artista”, “La sedia di Gauguin”, “Ritratto del dottor Gachet”, “Augustine Roulin” e “Un paio di scarpe” — hanno cominciato a parlare di un film. L’idea ha improvvisamente preso vita in modo del tutto inatteso. Ricorda Carrière: “La cosa estremamente interessante per me era l’idea di poter realizzare un film sulla pittura girato da un pittore”. Lo sceneggiatore spiega ancora: “È un film nel quale abbiamo cercato di evitare di raccontare una biografia — sarebbe stato assurdo, è talmente nota! — e di immaginare invece scene che avrebbero potuto plausibilmente aver luogo, situazioni nelle quali Van Gogh avrebbe potuto trovarsi e cose che avrebbe potuto dire, ma che la storia non ha registrato. Si tratta di un approccio completamente nuovo”.
Laurence des Cars, direttrice dei Musei d’Orsay e dell’Orangerie a Parigi, dice di “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità”: “Il film va oltre il classico biopic. È davvero il film di un pittore, la visione di un artista che ci dà modo di conoscere il processo creativo nell’arte. Credo che sia in parte un ritratto dello stesso Schnabel. Ci sono momenti rivelatori in cui la macchina da presa diventa letteralmente Van Gogh, e così è Schnabel stesso a diventare Van Gogh. Credo che Julian abbia messo molto di sé in questo film, e dice cose sulla pittura alle quali lui tiene molto”.
Nei panni di Van Gogh uno straordinario e quanto mai credibile Willem Dafoe, premiato alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia con la Coppa Volpi per il Miglior attore e candidato, sempre come Miglior Attore in un film drammatico, ai Golden Globe 2019. “Si potrebbe dire che Willem reciti una parte, ma si potrebbe anche dire che incarna uno spirito” commenta Schnabel. “Willem in realtà ha esplorato la propria dimensione artistica mentre raccontava la storia di qualcuno che era prima di tutto un essere umano”. “È l’unico attore che volevo per questo ruolo” sottolinea Schnabel. “E la sua interpretazione, grazie alla profondità della sua esplorazione del personaggio, alla sua fisicità e alla sua immaginazione, è andata ben oltre ciò che c’era scritto nella sceneggiatura”.
Dafoe era attratto dal ruolo ancor prima che Schnabel lo contattasse. “Conosco Julian da molto tempo. È un vecchio amico e quando ho saputo che stava per realizzare un film su Van Gogh ho subito desiderato avere la parte”, ricorda l’attore. “Una volta nel corso di un incontro, Julian mi ha detto di leggere il libro di Steven Naifeh e Gregory White Smith, ‘Van Gogh: The Life’. L’ho letto e ho annotato tutte le cose che mi erano sembrate interessanti, certe citazioni, alcuni piccoli dettagli. Ho mandato le mie note a Julian e quello ha segnato l’inizio della mia partecipazione al progetto. Da lì è partito tutto”.
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Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità
un film di Julian Schnabel
durata. 120’
Cast Artistico
Willem Dafoe: Vincent Van Gogh
Rupert Friend: Theo Van Gogh
Oscar Isaac: Paul Gauguin
Mathieu Amalric: Dottor Paul Gachet
Emmanuelle Seigner: Md Ginoux
Stella Schnabel: Gabby
Mads Mikkelsen: Sacerdote
Anne Consigny: Insegnante
Amira Casar: Johanna Van Gogh
Vincent Perez: Il direttore
Lolita Chammah: Ragazza sulla strada
Vladimir Consigny Dottor Felix Rey
Didier Jarre Custode ospedale