VENEZIA – Sono stati recuperati, in varie regioni del Veneto, dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, a seguito di prolungate e complesse attività d’indagine, 44 importanti reperti archeologici risalenti al III° e IV° secolo A.C., e 12 falsi posti in vendita come autentici. Circa un milione di euro è il valore complessivo stimato degli oggetti recuperati.
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si è complimentato con i Carabinieri, con queste parole: “Arte e archeologia sono il biglietto da visita della cultura. I reati in questo settore non sono meno odiosi di quelli di altro genere. Per fortuna, tra i molti successi dei Carabinieri, possiamo registrare anche quelli nella lotta per difesa del patrimonio artistico e culturale”. “L’ingente valore dei pezzi sequestrati – ha aggiunto il Governatore – qualifica di per sé l’importanza dell’operazione, ma il suo significato va anche oltre la venalità: ladri e falsari non commettono solo un reato, ma attentano spudoratamente a qualcosa che per ogni società civile ha un valore assolutamente inestimabile: la storia, l’Arte, la cultura”.