VENEZIA – “Contesti paesaggistici delle ville di Andrea Palladio” è questo il titolo della pubblicazione di 260 pagine che evidenzia non solo il valore architettonico delle 24 creazioni palladiane, ma soprattutto la storia e il contesto ambientale e paesaggistico nel quale hanno preso forma e che hanno contribuito a plasmare.
Curato dall’architetto Sandro Baldan della Direzione pianificazione territoriale della Regione Veneto e realizzato con la collaborazione di un ventina di istituzioni tra cui l’archivio di Stato austriaco, l’istituto geografico militare di Firenze, gli archivi di Stato del Veneto, il Ministero per i Beni Culturali, il Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, l’atlante analizza, documenta e valorizza per la prima volta le trasformazioni territoriali avvenute nei secoli nei contesti paesaggistici di tali ville.
Il volume, frutto del lavoro di studio e approfondimento iniziato nel 2016, raccoglie in modo sistematico per ogni villa le mappe storiche dal ‘500 al ‘700, i catasti ottocenteschi napoleonici e austriaci, le mappe militari ottocentesche della Kriegskarte del cartografo austriaco Von Zach, le tavolette storiche dell’Istituto Geografico Militare, i voli RAF 1944-45, i voli GAI 1954-55 e le recenti Ortofoto del 2012.
“La tutela e la conservazione della memoria dell’identità agraria e sociale, nonché artistica e culturale, delle ville venete, riconosciute dall’Unesco ‘patrimonio dell’umanità’ è e continuerà ad essere uno dei cardini del piano paesaggistico veneto – ha spiegato il presidente del Veneto Luca Zaia -. Contesti paesaggistici come villa Barbaro a Maser, la Rotonda a Vicenza, villa Godi a Lugo, villa Cornaro a Piombino Dese o villa Serego a San Pietro in Cariano, solo per citarne alcuni, sono diventati emblemi universali di quella ‘civiltà delle ville’ che rende il Veneto una regione nota e amata in tutto il mondo. Questo volume aiuta a ‘leggere’ il paesaggio storico palladiano, a valorizzare e tutelare i contesti territoriali delle sue ville, favorendo così la conoscenza di una delle più alte espressioni della cultura veneta”.
Il volume è consultabile presso le amministrazioni comunali e le biblioteche dei comuni che ospitano le ville palladiane, gli Archivi di Stato e le Sovrintendenze del Veneto, i fondi specializzati, le biblioteche universitarie e quelle dei maggiori istituti culturali e fondazioni del Veneto. Copie dell’atlante cartografico delle ville venete sono state inviate, inoltre, alle maggiori biblioteche e agli istituti storici e urbanistici di rilievo nazionale, nonché alle quattro università venete, ai relativi istituti di architettura, pianificazione paesaggistica, storia dell’arte e agli ordini e collegi delle professioni legate all’urbanistica e alla pianificazione territoriale. Gli studiosi e gli studenti interessati possono richiedere copia dell’atlante cartografico alla Direzione pianificazione territoriale.