FIRENZE – La mostra “Visio. Moving Images After Post-Internet” – racconta il curatore Leonardo Bigazzi – intende riflettere sull’influenza che la rivoluzione digitale dell’ultimo decennio e il fenomeno post-internet hanno avuto sulla generazioni di artisti che ha vissuto questi cambiamenti negli anni della propria formazione”.
Le opere selezionate per la rassenga affrontano temi fondamentali del nostro tempo come la normalizzazione della violenza, l’identità di genere, le politiche dei confini, la privatizzazione della conoscenza, il limite tra reale e virtuale, il valore della memoria, la relazione tra uomo e animale e il senso di precarietà costante dell’esistenza.
In mostra si ritrovano elementi tecnici e concettuali tipici delle pratiche post-internet, come l’uso di realtà virtuale (Vr), immagini Cgi, videogiochi e video appropriati dalla rete, ma anche artisti che concettualmente hanno deciso di distanziarsi da questo tipo di estetica, attraverso un linguaggio più cinematografico.
La rassegna offre l’occasione di un confronto con le opere di 12 artisti under 35, selezionati attraverso un bando internazionale, che lavorano appunto con le immagini in movimento: Rebecca Jane Arthur (1984, Gran Bretagna/Belgio), Miguel Azuaga (1988, Spagna/Germania), Patrick Alan Banfield (1984, Gran Bretagna/Germania), Enar de Dios Rodriguez (1986, Spagna/Austria), Eva Giolo (1991, Belgio), Inas Halabi (1988, Palestina/Olanda), Polina Kanis (1985, Russia/Olanda), Adam Kaplan (1987, Israele/Germania), Valentina Knežević (1989, Croazia/Germania), Agnieszka Mastalerz (1991, Polonia/Germania), Jacopo Rinaldi (1988, Italia), Igor Simić (1988, Serbia).
“Promuovere i giovani artisti – spiega Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi – è un’occasione che si pone coerentemente all’interno della politica culturale di Palazzo Strozzi, che è sempre di più punto di riferimento per l’arte del presente”. “Lo Schermo dell’arte Film Festival rappresenta una realtà importante nel panorama culturale fiorentino, una delle tante eccellenze presenti in città con le quali Palazzo Strozzi ama collaborare da sempre”.