MILANO – Il Museo del Tessuto di Prato, in collaborazione con Federico Poletti, ha organizzato un doppio appuntamento a Milano dedicato allo stilista Walter Albini, con l’obiettivo di approfondire i temi della mostra “Walter Albini. Il talento, lo stilista”, prorogata fino al 30 novembre 2024. L’evento intende esplorare la carriera e l’impatto di Albini nel panorama della moda italiana, con un focus particolare sul prêt-à-porter e il Made in Italy.
Presentazione del catalogo e della mostra
Il 22 ottobre, presso la Sala dei 146 dell’Università IULM, verranno presentati il catalogo e la mostra dedicati ad Albini. La curatela dell’esposizione è affidata a Daniela Degl’Innocenti, storica del tessuto e conservatrice del Museo del Tessuto, e Enrica Morini, storica della moda e docente presso IULM. Questo incontro ripercorrerà la carriera dello stilista, considerato uno dei pionieri del prêt-à-porter italiano, e il suo ruolo nella nascita del Made in Italy.
Durante l’evento, moderato dal Prof. Mauro Ferraresi, interverranno anche esperti del settore, tra cui Bianca Cappello, storica del gioiello, che discuterà dei bijoux di Albini, e Antonio Mancinelli, giornalista e docente IULM, con un approfondimento sulla moda maschile.
Il catalogo della mostra, edito da Skira, fornisce una visione dettagliata della carriera ventennale di Albini, grazie ai contributi di numerosi studiosi, tra cui Paolo Volonté, Margherita Rosina, Samuele Magri, Lucia Miodini, Alberto Zanoletti, Valentina Garavaglia ed Elena Gipponi. L’opera include anche un’appendice documentaria curata da Michela Taloni, che esplora le società coinvolte nel percorso professionale dello stilista.
Proiezione del cortometraggio “Dietro l’Immagine”
Il secondo appuntamento della giornata si svolgerà alle ore 18:00 presso il CityLife Anteo, dove sarà proiettato il cortometraggio “Dietro l’immagine: Walter Albini e la fotografia di moda”, curato da Federico Poletti. Questo film offre un ritratto inedito di Albini, non solo come stilista, ma anche come art director visionario, capace di integrare diverse estetiche e linguaggi visivi.
Nel cortometraggio, vengono presentate le testimonianze di figure chiave come Lucia Miodini, responsabile della Sezione Media e Moda del Centro Studi e Archivio della Comunicazione, che descrive l’approccio di Albini all’immagine e alla fotografia. Tra gli intervistati compaiono anche i fotografi Fiorenzo Niccoli e Maria Vittoria Backhaus, che condividono ricordi personali e aneddoti, e Carla Sozzani, che sottolinea la natura artistica e coraggiosa di Albini, pionieristico nell’introduzione del concetto di moda unisex e nell’ispirarsi alla strada per le sue collezioni.
L’eredità di Walter Albini nella moda italiana
La figura di Albini ha giocato un ruolo centrale nel prêt-à-porter italiano, collaborando con i fotografi più importanti per creare potenti narrazioni visive. Come ha ricordato Emmanuele C. Randazzo, direttore della Fondazione Gian Paolo Barbieri, lo stilista ha lavorato con il celebre fotografo sin dagli esordi, realizzando editoriali per Vogue e campagne iconiche che hanno contribuito a diffondere il Made in Italy nel mondo.
Il cortometraggio esplora anche aspetti meno noti della vita e del lavoro di Albini, combinando vita personale e arte in una narrazione coinvolgente. Il progetto, come afferma il curatore Federico Poletti, è reso speciale dalla raccolta di testimonianze che offrono una prospettiva intima e umana su uno degli innovatori più significativi della moda italiana.








