BOLOGNA – Dal 17 al 28 settembre 2024, la Biblioteca Salaborsa di Bologna (piazza del Nettuno, 3) ospiterà When they see us, una mostra dedicata all’esplorazione dei rischi legati all’intelligenza artificiale (IA) e alla sorveglianza di massa. Curata dall’organizzazione culturale Sineglossa, l’esposizione è promossa da The Good Lobby, Hermes Center for Digital Rights e info.nodes, organizzazioni che da tempo si battono contro il riconoscimento biometrico attraverso la campagna “Reclaim Your Face”.
Tra arte e tecnologia
La mostra rappresenta la prima iniziativa di The Next Real, un ciclo di eventi organizzato da Sineglossa a Bologna tra il settembre 2024 e il giugno 2025. When they see us invita il pubblico a riflettere sui diritti digitali e sulle problematiche connesse all’uso di sistemi di sorveglianza biometrica e IA.
L’esposizione presenta opere dell’artista belga Dries Depoorter e del collettivo Tactical Tech, che con il progetto The Glass Room Misinformation Edition esplorano la disinformazione e la manipolazione dei dati. Le opere esposte, attraverso diversi linguaggi, aprono una riflessione sui rischi di discriminazione e disuguaglianza che uno sguardo automatizzato può amplificare in maniera incontrollata.
L’apertura ufficiale della mostra si terrà il 17 settembre alle ore 18:00 con un talk che vedrà la partecipazione dell’artista Dries Depoorter, del filosofo Franco “Bifo” Berardi, e di Federico Bomba, direttore artistico di Sineglossa. L’evento sarà moderato da Antonella Napolitano di Hermes Center.
Le opere di Dries Depoorter tra provocazione e riflessione
Dries Depoorter, noto per le sue opere che stimolano una riflessione critica sui sistemi di sorveglianza, presenta alcune installazioni significative.
Jaywalking: sorveglianza e partecipazione attiva
Tra le opere in mostra, spicca Jaywalking (2015-2024), una serie di schermi che mostrano in tempo reale immagini catturate da webcam di sorveglianza installate presso incroci stradali in vari Paesi. I visitatori possono osservare pedoni attraversare fuori dalle strisce pedonali e, con un semplice pulsante, inviare una segnalazione alla polizia locale, mettendo il pubblico di fronte a un dilemma morale tra giustizia e controllo.
Surveillance Speaker: la sorveglianza che parla
Un’altra installazione, Surveillance Speaker (2018-2024), utilizza strumenti avanzati di visione artificiale. Un altoparlante, dotato di IA, narra ciò che accade nell’ambiente circostante, analizzando le immagini riprese in tempo reale da una telecamera. Quest’opera esplora il cambiamento dei comportamenti umani in risposta alla presenza costante di occhi digitali, sollevando domande sulla privacy e sulla libertà personale.
Border Birds: un racconto poetico sui confini
Border Birds è un’opera con un tocco poetico, realizzata da Dries Depoorter in collaborazione con la sorella Bieke. L’installazione mostra immagini di uccelli che attraversano i confini tra vari Paesi, catturate utilizzando telecamere di sorveglianza pubbliche e IA. Il progetto ha documentato oltre 3.474 uccelli che attraversano confini come quelli tra Messico e Stati Uniti o Grecia e Turchia. Parte dei proventi è destinata a organizzazioni che sostengono i migranti, come la European Network of Migrant Women e la Croce Rossa.
The Glass Room Misinformation Edition di Tactical Tech
Tactical Tech, un collettivo di ricerca indipendente, presenta The Glass Room Misinformation Edition, un’installazione che utilizza poster, app interattive e animazioni per visualizzare i pericoli della sorveglianza digitale. Questo progetto mette in luce come la raccolta e l’analisi dei dati personali possano influire negativamente sulla nostra privacy e sicurezza.
Una riflessione critica sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale
Federico Bomba, presidente di Sineglossa, sottolinea l’importanza di questa mostra per stimolare una discussione pubblica sull’impatto delle tecnologie di sorveglianza. “La mostra nel suo complesso propone quindi una riflessione sulle implicazioni etiche di uno sguardo meccanico che osserva, analizza e giudica. – spiega Bomba – Fino ad oggi infatti il potersi riconoscere tra simili è stata considerata un’esperienza significativa riservata agli esseri viventi, in grado di rendere i propri simili vicini, familiari. Con l’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale nelle tecnologie biometriche, la capacità di riconoscere ed essere riconosciuti a partire dalle proprie caratteristiche, fisiche o comportamentali, passa a essere un’abilità anche delle macchine.”
Vademecum
“When They See Us”
Biblioteca Salaborsa di Bologna
dal 17 al 28 settembre 2024.
Gli orari di apertura variano: il 17 settembre dalle 19:00 alle 20:00,
dal 18 al 20 settembre dalle 9:00 alle 20:00,
il 21 settembre dalle 9:00 alle 19:00,
il 23 settembre dalle 14:00 alle 20:00,
dal 24 al 27 settembre dalle 9:00 alle 20:00, e il 28 settembre dalle 9:00 alle 19:00.
La domenica la mostra resterà chiusa.