MILANO – Dopo quattro decenni dall’ultima esposizione, Milano celebra il grande artista norvegese Edvard Munch (1863-1944) con una grande retrospettiva.
Riconosciuto come un precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti del Simbolismo dell’Ottocento, Munch è stato uno dei maggiori protagonisti dell’arte moderna, nonché interprete del malessere esistenziale e delle inquietudini dell’animo umano.
La vita tormentata di Munch
La vita di Munch è stata caratterizzata da eventi traumatici che hanno influenzato profondamente la sua arte. La perdita prematura della madre e della sorella, la tragica morte del padre e la tormentata relazione con Tulla Larsen sono solo alcuni degli episodi che hanno contribuito a dare forma al grido interiore, manifestato nelle sue opere.
Inizialmente influenzato dal naturalista norvegese Per Lasseu Krohg, Munch si trasferì a Parigi nel 1885, dove subì l’influenza dell’Impressionismo e del Postimpressionismo. Questi movimenti lo portarono a un uso del colore più intimo e drammatico, con un approccio psicologico distintivo.
A Berlino contribuì alla formazione della Secessione Berlinese e nel 1892 si tenne la sua prima personale che, non solo non fu apprezzata, ma fu anche reputata scandalosa: da quel momento Munch ha incarnato la figura dell’artista eversivo e maledetto. La sua vita, vissuta ai margini della follia, culminò in periodi di alcolismo e ricoveri in case di cura tra il 1908 e il 1909.
Dopo aver scelto l’isolamento, Munch si trasferì nella sua proprietà di Ekely a Oslo, dove visse fino alla sua morte nel 1944, un mese dopo aver compiuto 80 anni.
La mostra a Palazzo Reale
Curata da Patricia G. Berman, una delle più rinomate studiose di Munch, la mostra esplorerà l’intero universo dell’artista attraverso 100 opere. Tra i capolavori esposti ci saranno una delle versioni litografiche de L’Urlo (1895), La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922-1924), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900-1901) e Danza sulla spiaggia (1904). Ogni opera restituirà uno sguardo approfondito nel percorso umano e artistico di Munch, mettendo in luce la sua capacità unica di esprimere emozioni complesse e universali.
Un palinsesto ricco di eventi
A completare l’esperienza espositiva, un ricco programma di eventi coinvolgerà diverse realtà culturali di Milano, esplorando i temi delle opere di Munch attraverso cinema, architettura, musica, letteratura e altro ancora. Un approfondimento multidisciplinare sull’artista, finalizzato alla comprensione del suo lavoro e della sua influenza nel mondo dell’arte.
La mostra è promossa dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo.
Prossima tappa: Roma
Dopo Milano, la retrospettiva si sposterà a Roma, dove sarà ospitata a Palazzo Bonaparte dal 18 febbraio al 2 giugno 2025.
Vademecum
T +39 02 892 99 21 www.palazzorealemilano.it www.arthemisia.it
Biglietti
Open € 17,00
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00 – €10,00