VERONA – I quadri trafugati nel novembre del 2015 al Museo di Castelvecchio, tra i quali tele di Mantegna, Tintoretto e Rubens, torneranno in Italia il 21 dicembre prossimo. I dipinti da maggio, mese in cui sono stati ritrovati, sono attualmente custoditi al museo Khanenko di Kiev in Ucraina.
A rendere nota la notizia del rientro è stato il sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha ricevuto conferma della consegna dall’ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin. Dal momento del ritrovamento sono ormai trascorsi sette mesi e solo dopo una grande attività diplomatica che ha coinvolto il Governo italiano è stata stabilita ora una data di rientro. Nei mesi scorsi si sono susseguite un gran numero di polemiche per il mancato rientro delle opere previsto per la fine di novembre, al punto che un avvocato veronese, Guariente Guarienti, aveva addirittura presentato una denuncia alla Procura di Kiev e a quello di Verona nei confronti del presidente Poroshendo, ipotizzando i reati di appropriazione indebita e abuso di potere. C’erano state dunque varie occasioni nelle quali il ritorno dei capolavori a Verona si era dato per imminente, senza che poi questo di fatto si concretizzasse.
Il sindaco della città scaligera ha quindi annunciato che una delegazione, da lui stesso guidata, si recherà a Kiev in aereo per far rientrare in Italia i 17 capolavori.
Tuttavia Tosi ha spiegato che al momento l’unico scoglio da superare è proprio quello della composizione della delegazione che , “perché essendo i quadri un compendio di furto c’è un dialogo tra le rispettive Procure, che deve sciogliere gli ultimi nodi. Non è escluso quindi che la data, fissata al 21 dicembre, possa magari slittare di un giorno o due, ma in ogni caso sarà entro Natale”.