ROMA – “Save the ukraine monuments” è il nome dell’iniziativa digitale del progetto europeo 4ch dell’Infn, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per mettere in sicurezza il patrimonio culturale ucraino.
Lo scopo del progetto è salvare la documentazione digitale per supportare la ricostruzione e il futuro ripristino dei beni artistici dai danni causati dalla guerra.
“Oltre alle inaccettabili perdite di vite umane e al dramma vissuto dalla popolazione che sta provocando milioni di rifugiati – si legge in una nota dell’Istituto – l’invasione militare dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e la conseguente guerra che devasta territori e città stanno provocando danni incalcolabili al patrimonio culturale ucraino: vengono distrutti o gravemente danneggiati monumenti, opere d’arte, memorie del passato, e con essi si perdono testimonianze della storia e dell’identità culturale di un intero popolo”.
“In questa drammatica situazione, – spiega Francesco Taccetti, ricercatore INFN coordinatore di 4CH – i progetti e gli istituti europei che lavorano nel settore dei beni culturali si sono stretti insieme a formare una rete di salvataggio per il patrimonio culturale ucraino a partire dalle digital libraries, dimostrando una compattezza e un’unità di intenti che gettano le basi per un futuro comune”.
L’iniziativa di 4CH è stata caldamente approvata dalla Commissione Europea, trovando anche l’immediata collaborazione e l’attivo impegno del Center for Contemporary and Digital History dell’Università del Lussemburgo, dell’Istituto di ricerca letteraria della Polonia Academy of Sciences e del Poznan Supercomputing and Networking Center.
“Sono stati rapidamente stabiliti contatti con le autorità ucraine, le istituzioni e i professionisti impegnati nella tutela del patrimonio artistico e le società private operanti nel settore culturale per duplicare su server sicuri nell’UE tutti i documenti digitali disponibili localmente, al fine di conservarli e restituirli ai legittimi proprietari quando, si spera presto, la pace sarà ristabilita in Ucraina” – sottolinea la nota.
Numerose organizzazioni internazionali hanno approvato l’iniziativa SUM, in particolare Europeana, OPERAS e l’Associazione EOSC. L’INFN, coordinatore di 4CH, il Poznan Supercomputing and Networking Center e l’Università del Lussemburgo hanno predisposto le necessarie strutture di archiviazione digitale e una procedura per il trasferimento dei dati, che attualmente avviene tramite Internet ma può essere effettuato anche tramite hard disk portatile se necessario. La documentazione digitale trasferita in sicurezza è attualmente conservata presso queste istituzioni in duplice copia identica per garantirne la sicura preservazione.