AREZZO -. Non si tratta solo di una esposizione ma di un vero e proprio evento archeologico, non solo per il fatto che si tratta di un argomento particolarmente affascinante come la scrittura etrusca appunto, ma anche perché, da oltre trent’anni non sono mai state organizzate mostre su questo argomento. L’esigenza di portare all’attenzione del pubblico questo tema, nasce dalle recenti scoperte di epigrafi etrusche vicino a Montpellier e al ritrovamento a Cortona del terzo più lungo testo etrusco esistente, la Tabula cortonensis. La mostra è stata pensata e progettata dal Museo del Louvre, il Museo Henri Prades di Lattes e il Maec di Cortona. I reperti, provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo, saranno in esposizione a Lattes fino al 29 febbraio, poi da lì partiranno alla volta di Cortona.
La mostra di grande valenza scientifica, sarà composta di alcune delle testimonianze più importanti dell’epigrafia etrusca, dalla Mummia di Zagabria alle lamine di Pyrgi e illustrerà ai visitatori, come mai prima d’ora era stato fatto, la diversità dei supporti e delle tecniche di scrittura, così come le scoperte degli ultimi anni di studi in materia.
Quello etrusco è un idioma che, nonostante i numerosi e profondi studi di cui è stato oggetto nel corso degli anni, resta tuttavia misterioso e per alcuni versi oscuro. Molti significati di parole restano ad oggi senza risposta, in particolare perché non presentano alcuna parentela con lingue antiche note. A rendere poi ancora più difficile la comprensione di questa lingua, anche la mancanza di testi lunghi. Le uniche fonti arrivate ai nostri giorni sono infatti limitate a testi ripetitivi, oltreché brevi, molto spesso di natura commerciale, funeraria o giuridica.
L’esposizione intende portare a conoscenza dei visitatori i progressi fatti negli studi di questo idioma, che riguardano la grammatica e la sintassi, oltre alla rilettura e alla reinterpretazione di molte epigrafi. Il percorso della mostra sarà organizzato in settori di appartenenza, le iscrizioni saranno quindi divise in areee: dalla sfera del rito a quella del sacro, dall’ambito funerario a quello giuridico.
Altro aspetto molto importante riguarderà il supporto e le tecniche utilizzate in base anche ai testi da comunicare. L’allestimento infine sarà un altro fattore determinante per questa esposizione nelle sale di Palazzo Casali. Iniziative collaterali, mostre di arte contemporanea, convegni saranno previsti per tutta la durata dell’evento. Il catalogo della mostra di Silvana Editoriale rappresenta un ulteriore approfondimento fondamentale per una comprensione della lingua etrusca.