LUCCA – L’accessibilità ai luoghi della cultura è uno dei temi centrali della XVIII edizione di LuBeC – Lucca Beni Culturali, l‘incontro internazionale dedicato allo sviluppo e alla conoscenza della filiera che lega la cultura e l’innovazione, in programma il 6 e 7 ottobre al Real Collegio di Lucca, promosso da Promo PA Fondazione, con la partecipazione del Ministero della Cultura (www.lubec.it).
Nell’ambito delle due giornate, ricche di incontri tutti gratuiti, saranno presentati i risultati di una ricerca della Regione Emilia-Romagna condotta con Promo PA Fondazione dal Settore Patrimonio culturale: Accessibilità e percorsi interculturali dei Musei in ambito regionale.
Gli obiettivi principali della ricerca si basano sulla comprensione della situazione dei musei dell’Emilia-Romagna in termini di accessibilità, al fine di recepire informazioni utili a tracciare le prossime linee di indirizzo regionale, e gettare le basi per lo sviluppo di politiche, servizi e strumenti in grado di rendere l’offerta museale più inclusiva, nel senso più ampio e pieno del termine.
Se ne discuterà venerdì 7 ottobre, dalle ore 10.30 alle ore 13 in un incontro dal titolo Accessibilità: azioni di sistema a supporto dei luoghi della cultura dopo il PNRR. A partire dai risultati dell’indagine, la riflessione muoverà dal confronto sulla maturità progettuale e sulle necessità di supporto tecnico riscontrate durante l’elaborazione delle proposte presentate dagli operatori culturali sul bando PNRR dedicato all’accessibilità dei musei nazionali. Conoscenza, competenze, networking e formazione: sono queste le richieste di intervento che musei ed enti culturali chiedono alle istituzioni per garantire una cultura “4all”.
«Il tema dell’accessibilità – Commenta Mauro Felicori, Assessore alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia-Romagna – è diventato cruciale nello sviluppo delle politiche culturali e per il raggiungimento degli obiettivi di crescita dei musei. Per accompagnarli in questo percorso di trasformazione e rafforzare il loro ruolo sociale, il progetto di mappatura sull’accessibilità ha contribuito a misurare il livello di consapevolezza e identificare i fabbisogni sul tema che puntano a configurare nuove professionalità e azioni mirate a costruire un sistema.»
«L’accessibilità è il pilastro dell’inclusione, l’elemento imprescindibile per la formazione di comunità accoglienti. La cultura deve essere accessibile per tutti: per ogni età, per chi parla lingue diverse, per le persone con diverse abilità o svantaggi socio-culturali, per chi proviene da culture diverse, – afferma Francesca Velani, direttrice di LuBeC e curatrice della ricerca. – Ciò che emerge dal percorso di accompagnamento che Promo PA sta realizzando con Regione Emilia-Romagna, è che le istituzioni culturali chiedono, innanzitutto, di essere formate a progettare in termini di accessibilità, e di avere la possibilità e le competenze di attuare, tramite processi di networking, reti di collaborazioni per la realizzazione di progetti condivisi.»