MODENA – Ci sono gli spartiti storici, i costumi di scena, le locandine e i programmi teatrali nella mostra dal titolo “Il Rigoletto di Giuseppe Verdi. Simbolo dell’Opera italiana” che Modena dedicata al capolavoro verdiano, al Gran Mercato dell’Antico di 7.8.Novecento a Modena Fiere.
L’esposizione, a cura di Studio Archeo900, propone oltre 200 cimeli, selezionati tra 600 pezzi del collezionista mantovano Nicola Zanella, che ripercorrono la storia di quest’opera verdiana, ma anche dell’intera lirica italiana.
La mostra è organizzata in sezioni tematiche che raggruppano gli oggetti a seconda del periodo o della tipologia: costumi, spartiti, libretti, incisioni discografiche, manifesti e locandine storiche, programmi teatrali, fotografie d’epoca.
Tra i cimeli ci sono anche le fotografie con le firme autografe dei grandi interpreti dell’opera verdiana: Enrico Caruso nel ruolo del Duca di Mantova a New York nel 1910, Titta Ruffo, Tito Gobbi, Tito Schipa, Beniamino Gigli, Mario Lanza, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Maria Callas, Toti Dal Monte, Renata Tebaldi, Renata Scotto, e c’è anche la foto originale di Felice Varesi, il primo interprete di Rigoletto, al teatro La Fenice di Venezia nel 1851. E c’è la Gazzetta uffiziale di Venezia del 12 marzo 1851 con la recensione dell’opera al debutto il giorno prima.
In esposizione anche i costumi di scena e non mancano i libri – tra questi un’edizione del 1833 di Le roi s’amuse di Victor Hugo, che ispirò il Rigoletto – i libretti dell’opera, i manifesti e le locandine delle rappresentazioni teatrali dell’800 e del ‘900 e dei film a partire dal 1943, i dischi (alcuni sono di gommalacca, uno è stato registrato a New York nel 1898), un grammofono a 78 giri degli anni ’20 o ’30 di marca Rigoletto, un vetrino per lanterne magiche.
Una chicca è il primo spartito in assoluto del Rigoletto, pubblicato da Ricordi nel 1851, un’altra è la prima trascrizione per pianoforte del 1852, fatta dal musicista mantovano Luigi Truzzi. Un’altra ancora è una partitura orchestrale per primo violino, in Spagna nel 1864.
Un pezzo rarissimo e curioso è una trascrizione per piano, del 1880 circa, con in copertina il buffone che fa un gesto irriverente; poi, dalla sezione dei giornali e delle riviste, un Rigoletto a fumetti pubblicato sul Corriere dei piccoli. C’è anche una litografia autografata di Annetta Casaloni, che interpretò Maddalena alla Fenice nel 1851. E una foto del soprano Lina Aimaro Bertasi, Gilda nel Rigoletto alla Scala di Milano nel 1943, in tempo di guerra.
Vademecum
“Il Rigoletto di Giuseppe Verdi. Simbolo dell’Opera italiana”
7.8.Novecento – ModenaFiere
viale Virgilio 70
venerdì 30 novembre – domenica 2 dicembre
orario continuato dalle 10.00 alle 19.00.
Infoline: ModenaFiere, tel. 059/848380
info@7-8novecento.it; www.7-8novecento.it