MILANO – Il novembre di Milano vede sicuramente protagonista Caravaggio. Infatti mentre a Brera arriva un “possibile” Caravaggio con “Giuditta e Oloferne”, il dipinto ritrovato in una soffitta a Tolosa, che ha diviso gli studiosi riguardo la sua attribuzione, la Pinacoteca Ambrosiana dal 9 novembre fino al 19 febbraio 2017, ospita invece il San Girolamo scrivente, capolavoro di sicuro “autentico” di Caravaggio, dipinto agli inizi del Seicento.
A far da corollario all’esposizione del San Girolamo, sono esposti un corpus di otto disegni, conservati in Ambrosiana, che analizzano l’evoluzione dell’iconografia di San Girolamo attraverso le illustrazioni di celebri artisti: San Girolamo nello studio di Albrecht Dürer, San Girolamo traduce la Bibbia di Giulio Romano, San Girolamo nel deserto di Guercino, San Girolamo di Giuseppe Nuvolone, San Girolamo nel deserto di Donato Creti, L’ultima comunione di San Girolamo di Giacomo Zoboli, San Gregorio e San Gerolamo di Isidoro Bianchi, e infine il San Girolamo tormentato di Giovanni dell’Opera.
Il San Girolamo scrivente di Caravaggio è un olio su tela che presenta il santo nell’aspetto del penitente mentre, assorto nella lettura, allunga il braccio per intingere la penna nel calamaio. La sua immobilità si estende all’ambiente, un interno appena accennato con pochi oggetti rivelati dalla luce che svolge un ruolo determinante. “L’opera è infatti un dialogo della luce e dell’ombra: la luce chiara colpisce le pagine aperte su cui è posato il teschio: solo in presenza della morte si comprende e s’illumina il libro della vita”. La tela per la sua modernità viene datata tra la fine del 1605 e i primi mesi del 1606, ovvero ai momenti estremi della fase romana del Caravaggio.
Vademecum
Dal 09 novembre 2016 al 19 febbraio 2017
Pinacoteca Ambrosiana
Biglietti: Solo mostra: € 8. Pinacoteca Ambrosiana (inclusa mostra San Girolamo): intero € 15, ridotto € 10
Info: +39 02 6597728
prenotazione.visite@ambrosiana.it
http://www.ambrosiana.eu