VENEZIA – Il percorso espositivo, ideato dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, diretto da Luca Massimo Barbero, comprende circa trenta capolavori che restituiscono l’idea dell’importanza della collezione Cini, realizzata dal mecenate grazie a consulenze illustri come Bernard Berenson, Federico Zeri e Giuseppe Fiocco, attraverso le quali si assicurò i nomi più rappresentativi della scuola Veneta, dal Trecento al Settecento.
Capolavori ritrovati della collezione di Vittorio Cini è il titolo di questa esposizione che rappresenta un momento unico sia per il pubblico che per gli studiosi e appassionati. Sarà infatti possibile ammirare quattro secoli di opere, alcune esposte per la prima volta.
Guglielmo Veneziano, Nicolò di Pietro, il Maestro dell’Incoronazione a Michele Giambono questi alcuni pittori che testimoniano la pittura del Trecento e del primo Quattrocento, per poi introdurre il Rinascimento con Carlo Crivelli e la sua splendida Madonna Speyer. La Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Francesco (1485 circa) del vicentino Bartolomeo Montagna spicca tra le tante opere, è infatti considerata uno dei più alti capolavori della pittura del tempo. San Giorgio che uccide il drago di Tiziano, probabile frammento di una pala commissionata al pittore dalla Serenissima nella seconda decade del ‘500, occupa un posto centrale nell’ambito di questo viaggio attraverso la pittura veneta.
La ritrattistica veneta occupa una sezione a se, riunendo un piccolo nucleo di straordinari ritratti maschili ad opera di Bartolomeo Veneto e Bernardino Licinio. Piccola perla il Ritratto di gentiluomo di Lorenzo Lotto.
I capolavori di Canaletto, Antonio e Francesco Guardi, Tiepolo rappresentano poi il secolo d’oro della pittura veneziana, il Settecento, tra cui spiccano due Capricci del Canaletto con i quali dialogano i quattro sublimi Capricci di Francesco Guardi, il tutto impreziosito da due bozzetti per pale d’altare di Giambattista Tiepolo. Infine tre grandi tele di Antonio Guardi che in origine decoravano un soffitto di Palazzo Zulian a San Felice raffiguranti Vulcano (il Fuoco), Nettuno (l’Acqua) e Cibele (la Terra), databili al 1757 circa.
L’esposizione aperta fino al 15 novembre prevede anche la pubblicazione del catalogo scientifico della Galleria di Palazzo Cini.
Vademecum
Dal 07 Aprile 2016 al 15 Novembre 2016
Venezia, Palazzo Cini
Biglietti: intero € 10 euro, ridotto € 8
Info: palazzocini@cini.it
http://www.palazzocini.it