ROMA – Lucio Fontana: il solo nome basta a evocare l’artista italiano più rivoluzionario del secondo Novecento. Mercoledì 3 aprile alle 21.15 su Rai 5, Art Night, il programma condotto da Neri Marcorè, dedica al grande maestro uno speciale prodotto da Rai Cultura, scritto da Valeria Schiavoni e diretto da Barbara Pozzoni.
La ricerca di Fontana
In poco meno di un’ora, il documentario ripercorre la ricca carriera di Fontana e la varietà delle sue sperimentazioni. Il tutto ambientato nella Milano di quegli anni, in piena espansione e fermento creativo. Le opere di Fontana sono ancora oggi visibili in città: dal Cimitero Monumentale alle abitazioni private, dalla Chiesa di San Fedele al Museo del ‘900, dal Museo Diocesano alle Gallerie d’Italia e alla Fondazione Prada.
Ceramica, bronzo, mosaico, vernici diverse e persino la luce: non c’è materiale che Fontana non abbia sperimentato nel suo lavoro. Attratto da ogni novità, si dedicò persino alle prime trasmissioni televisive, scrivendo un manifesto sull’argomento. Le Teche Rai conservano preziose interviste nelle quali ascoltare le sue riflessioni sull’arte.
Dai “Buchi” ai “Tagli”: capolavori rivoluzionari
Oggi è noto soprattutto per i Concetti spaziali/Attese, conosciuti come Buchi, e i celebri Tagli. All’epoca, però, il pubblico non era ancora pronto per la sua rivoluzione artistica. Solo pochi illuminati capirono e apprezzarono il suo genio. Oggi, quelle stesse opere vengono battute alle aste per cifre da capogiro.
I contributi autorevoli
Il documentario si avvale del contributo di numerosi esperti, tra cui Luca Massimo Barbero, direttore scientifico della Fondazione Lucio Fontana; Silvia Ardemagni, presidente della Fondazione; Francesco Tedeschi, storico dell’arte contemporanea; e Fausta Squatriti, artista. Le loro riflessioni, unite a immagini di repertorio e filmati d’epoca, ci aiutano a comprendere meglio la figura di Fontana e il suo impatto sulla storia dell’arte.