ROMA – Three Gates of IN-Perfection è il progetto artistico a cura di Angelo Cricchi, risultato primo classificato del bando Arte sui Cammini promosso dalla Regione Lazio. Si tratta di un’iniziativa che la Regione ha avviato nel 2017, con l’obiettivo di realizzare ed installare opere d’arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualità che attraversano il suo territorio.
L’iniziativa ha coinvolto il mondo degli artisti e degli operatori del settore, chiamati a misurarsi con i valori storici e spirituali dei diversi Cammini per realizzare una serie di produzioni artistiche in grado di interagire armoniosamente con il paesaggio naturale e urbano dei 4 Cammini regionali:
• Via Francigena nel Nord, dal confine con la Toscana a Roma
• Via Francigena nel Sud, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise
• Cammino di Francesco, dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa Reatina
• Cammino di Benedetto che attraversa il Lazio interno dal territorio di Leonessa a Montecassino
I 7 progetti vincitori sono stati scelti tra i 35 presentati. La selezione è stata effettuata da un’apposita commissione in cui Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte, ha ricoperto il ruolo di esperto esterno.
Il progetto di quest’anno consiste in un intervento di Land Art che vede protagonisti Davide Dormino, Giancarlo Neri e Goldschmied & Chiari, i quali hanno realizzato tre opere site-specific collocate lungo la Via Francigena all’interno del Parco Di Veio, nel tratto che dal Santuario della Madonna Sorbo conduce al Comune di Formello e al Comune di Campagnano di Roma.
Le opere sono realizzate in materiali differenti (marmo, ferro, legno) e invitano l’osservatore a riflettere e ad aprirsi al confronto innanzitutto con il luogo, per riscoprire il genius loci, con l’altro, dischiudendo la porta del dialogo, e con l’infinito, per trovare la dimensione interiore del cammino. Gli artisti, durante le fasi di progettazione e ideazione, si sono confrontati e aiutati, manifestando una singolare coincidenza di ispirazioni e scegliendo liberamente i punti di intervento più congeniali al loro lavoro.
Le opere
Atlante di Davide Dormino. E’ la porta del confronto del viaggiatore con il luogo. Lo strumento per il raggiungimento del contatto con il genius loci. Finestra aperta sull’orizzonte e il paesaggio. Il viandante incontra qui il mondo ed è il primo ricongiungimento tra il corpo e la testa nell’uomo. Anello di congiunzione, tramite. E quindi punto di forza e di sostegno. L’opera è in marmo. Materiale permanente, lento. Materia inerte che esprime la radice dell’albero su cui è edificato il primo varco, quello dell’apertura al mondo esterno. In quest’opera lo sguardo del viaggiatore passa attraverso Atlante. E’ questo il passaggio indicato per raggiungere la prima tappa verso l’IN-perfezione.
Dialogo Infinito di Giancarlo Neri. E’ la porta del confronto del viaggiatore con l’alterità. Lo strumento per la scoperta del nostro compagno di viaggio, l’altro da sé. Specchio che si confronta nella cornice ideale di due sedute che si proiettano in un infinito dialogo a due. L’opera è in ferro. Materiale che nasce per tramite del fuoco. Materia in transito, soggetta a corruzione al contatto con l’ossigeno, che esprime la volontà su cui si fonda il secondo varco, quello del confronto con il diverso da noi. La scoperta della Vita per tramite della corruzione della materia. In quest’opera lo sguardo del viaggiatore è incluso in Dialogo. E’ questo il passaggio indicato per la seconda tappa verso l’IN-perfezione.
Connessione di Goldschmied & Chiari. E’ la porta del confronto del viaggiatore con l’Infinito. Lo strumento per l’apertura alla dimensione interiore del cammino. Scoperta che avviene per tramite di un’intima connessione con la fragilità tremula dell’esistere, fiammella di speranza, ma viva constatazione dell’universo che è dentro di sé e che si può trovare in comunità di corpo e di spirito con gli altri, molteplici, viandanti. L’opera è in legno. Materiale vivo. Materia in naturale disfacimento nel tempo, transitoria, che però porta con sé l’essenza e lo scopo su cui è basato il terzo varco, quello della conoscenza di sé stessi mediante il confronto con il divino. Una scoperta che può avvenire per tramite dell’incontro, della connessione con la molteplicità messa intorno ad un metaforico cerchio illuminato da una flebile luce che è speranza. In quest’opera, gli sguardi degli altri viaggiatori sono il tramite verso la Connessione. E’ questo il passaggio indicato per la terza tappa verso l’IN-perfezione.
Three Gates of IN-Perfection presenta anche la mostra fotografica Epilogo, composta di un corpo di 30 fotografie, e un documentario di 20 minuti realizzati da Angelo Cricchi. Si tratta di una sorta di sketchbook che sintetizza e documenta, come un diario di viaggio, l’intenso lavoro dello stesso fotografo insieme agli artisti lungo il Cammino della Via Francigena.
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THREE GATES OF IN-PERFECTION è promosso da Fondazione Allori con la direzione artistica di Associazione Culturale Bianca project manager Patrizia Paganin e media partner ARTE.it